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"Ponte alla famiglia, finalmente nella nuova casa"
Nathan, padre della famiglia di Palmoli che vive nel bosco, ha varcato per la prima volta la soglia del casolare di "Nonna Gemma" dove si è trasferito temporaneamente. La decisione potrebbe avere un impatto decisivo nell'esito del ricorso presentato contro l'ordinanza del Tribunale dei Minori dell'Aquila che aveva disposto lo spostamento dei tre figli in una struttura protetta.
La famiglia, composta da Catherine e i tre bambini, si era trasferita nel bosco con la sua scelta di vita alternativa basata sull'autosufficienza e l'educazione dei figli in ambito domestico. La loro storia è diventata una narrazione simbolica dell'Abruzzo rurale, attirando media e visitatori.
La famiglia ha ottenuto la casa grazie all'intervento di Armando Carusi, un ristoratore ortense che le ha concessa gratuitamente. Il casolare sarà la loro residenza per alcuni mesi, il tempo necessario a completare i lavori di miglioramento della casa originaria.
La famiglia si augura che "tutti si muovano" e riuniscano. La scelta di vita alternativa della famiglia è stata un punto di interesse per l'associazione SOS Utenti APS, che chiede alla Regione Abruzzo di riconoscere formalmente il valore della promozione del territorio.
La vicenda ha catturato anche l'attenzione del presidente onorario Gennaro Baccile e del deputato Luciano D'Alfonso, che hanno sottolineato la necessità di attenzione e ponderatezza da parte di tutti gli attori coinvolti. La famiglia si augura finalmente vedere "la mano tesa" e una collaborazione solidale per il futuro dei bambini.
Nathan, padre della famiglia di Palmoli che vive nel bosco, ha varcato per la prima volta la soglia del casolare di "Nonna Gemma" dove si è trasferito temporaneamente. La decisione potrebbe avere un impatto decisivo nell'esito del ricorso presentato contro l'ordinanza del Tribunale dei Minori dell'Aquila che aveva disposto lo spostamento dei tre figli in una struttura protetta.
La famiglia, composta da Catherine e i tre bambini, si era trasferita nel bosco con la sua scelta di vita alternativa basata sull'autosufficienza e l'educazione dei figli in ambito domestico. La loro storia è diventata una narrazione simbolica dell'Abruzzo rurale, attirando media e visitatori.
La famiglia ha ottenuto la casa grazie all'intervento di Armando Carusi, un ristoratore ortense che le ha concessa gratuitamente. Il casolare sarà la loro residenza per alcuni mesi, il tempo necessario a completare i lavori di miglioramento della casa originaria.
La famiglia si augura che "tutti si muovano" e riuniscano. La scelta di vita alternativa della famiglia è stata un punto di interesse per l'associazione SOS Utenti APS, che chiede alla Regione Abruzzo di riconoscere formalmente il valore della promozione del territorio.
La vicenda ha catturato anche l'attenzione del presidente onorario Gennaro Baccile e del deputato Luciano D'Alfonso, che hanno sottolineato la necessità di attenzione e ponderatezza da parte di tutti gli attori coinvolti. La famiglia si augura finalmente vedere "la mano tesa" e una collaborazione solidale per il futuro dei bambini.