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Un caso sempre più complesso: la famiglia del bosco, costruttrice e proprietaria di un casolare nel Chietino. La loro scelta di vivere nella natura ha generato scandalo e controversia, con i tribunali chiedendo di spostare i tre bambini nel mondo dei giudici.
La famiglia Trevallion-Birmingham, composta da Catherine, madre 45enne, e Nathan, padre 51enne, artigiano e ebanista, ha sempre difeso la sua scelta. "Non siamo fanatiche o ottuse" sostengono nella lettera inviata alle testate giornalistiche. "Vogliamo solo preservare il nostro spirito e la nostra filosofia di vita". Ma i giudici non sono convinti.
L'ex avvocato della famiglia, Giovanni Angelucci, sostiene che le loro soluzioni alternative non sono state mai esplorate. "Troppe inguenze esterne", dice. Ma nella lettera dei nuovi avvocati, Marco Femminella e Danila Solinas, si legge che la famiglia ha sempre cercato una soluzione che sia "per tutti". Il Tribunale dei minori, però, non è convinto e ha deciso di spostare i bambini in una casa famiglia.
La famiglia Trevallion-Birmingham sta preparando un ricorso. Ma il sindaco Giuseppe Masciulli continua a invitarli a riflettere sulla proposta della casa, che garantisce un'abitazione sicura e adeguata dal punto di vista igienico-sanitario.
La vicenda è ancora in corso, con il ministro della Giustizia Carlo Nordio che ha richiesto copia di tutti gli atti al tribunale dei minori. "È una situazione che va considerata con estrema attenzione" dice il Guardasigilli, bilanciando gli interessi degli uni e degli altri.
La famiglia Trevallion-Birmingham, composta da Catherine, madre 45enne, e Nathan, padre 51enne, artigiano e ebanista, ha sempre difeso la sua scelta. "Non siamo fanatiche o ottuse" sostengono nella lettera inviata alle testate giornalistiche. "Vogliamo solo preservare il nostro spirito e la nostra filosofia di vita". Ma i giudici non sono convinti.
L'ex avvocato della famiglia, Giovanni Angelucci, sostiene che le loro soluzioni alternative non sono state mai esplorate. "Troppe inguenze esterne", dice. Ma nella lettera dei nuovi avvocati, Marco Femminella e Danila Solinas, si legge che la famiglia ha sempre cercato una soluzione che sia "per tutti". Il Tribunale dei minori, però, non è convinto e ha deciso di spostare i bambini in una casa famiglia.
La famiglia Trevallion-Birmingham sta preparando un ricorso. Ma il sindaco Giuseppe Masciulli continua a invitarli a riflettere sulla proposta della casa, che garantisce un'abitazione sicura e adeguata dal punto di vista igienico-sanitario.
La vicenda è ancora in corso, con il ministro della Giustizia Carlo Nordio che ha richiesto copia di tutti gli atti al tribunale dei minori. "È una situazione che va considerata con estrema attenzione" dice il Guardasigilli, bilanciando gli interessi degli uni e degli altri.