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Un recente sviluppo della Corte di giustizia europea riguardo alla direttiva sul salario minimo europeo è stato il fatto che essa ha confermato la validità di una normativa volta a stabilire un salario minimo adeguato in tutti i 27 Stati membri dell'Unione europea, anche se due disposizioni della direttiva sono state annullate per essere troppo invadenti nel determinare la retribuzione.
Il governo danese aveva portato in tribunale l'UE chiedendo l'annullamento della direttiva affermando che essa eccedeva i limiti dell'autorità europea. L'Unione era stata chiesta di annullare integralmente la normativa che prevede uno stipendio minimo legale da applicare in tutti gli Stati membri, ma la Corte ha ritenuto che l'UE non abbia ecceduto i suoi poteri legislativi.
Tuttavia, è stato confermato che la direttiva deve essere attuata nel quadro delle tradizioni nazionali, dell'autonomia delle parti sociali e dell'importanza della contrattazione collettiva. Il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: "ogni lavoratore in Europa dovrebbe potersi guadagnare da vivere".
La sentenza è stata accolta con favore anche dal Partito dei Sociali e Democratici al Parlamento europeo, che ha detto che la direttiva non solo è giusta ma che la Corte di giustizia europea avrebbe dovuto confermare in larga parte che la normativa fosse corretta.
Gli industriali hanno reagito alla sentenza affermando che il governo UE deve astenersi dall’oltrepassare le competenze europee nella legislazione dell’UE.
Il governo danese aveva portato in tribunale l'UE chiedendo l'annullamento della direttiva affermando che essa eccedeva i limiti dell'autorità europea. L'Unione era stata chiesta di annullare integralmente la normativa che prevede uno stipendio minimo legale da applicare in tutti gli Stati membri, ma la Corte ha ritenuto che l'UE non abbia ecceduto i suoi poteri legislativi.
Tuttavia, è stato confermato che la direttiva deve essere attuata nel quadro delle tradizioni nazionali, dell'autonomia delle parti sociali e dell'importanza della contrattazione collettiva. Il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: "ogni lavoratore in Europa dovrebbe potersi guadagnare da vivere".
La sentenza è stata accolta con favore anche dal Partito dei Sociali e Democratici al Parlamento europeo, che ha detto che la direttiva non solo è giusta ma che la Corte di giustizia europea avrebbe dovuto confermare in larga parte che la normativa fosse corretta.
Gli industriali hanno reagito alla sentenza affermando che il governo UE deve astenersi dall’oltrepassare le competenze europee nella legislazione dell’UE.