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La Commissione europea ha deciso di multare Elon Musk per 120 milioni di euro a causa delle violazioni del Dsa. Questa è la prima decisione di non conformità adottata dalla Commissione in relazione alla legge sui servizi digitali, volto a proteggere gli utenti online.
Il problema principale riguarda il "segno di spunta blu" utilizzato da Musk per certificare gli account verificati. Questo segno inganna gli utenti, facendo credere che sia stato verificato in modo significativo chi si cela dietro l'account, quando in realtà non è così. Ciò viola l'obbligo imposto dal Dsa alle piattaforme online di vietare pratiche di progettazione ingannevoli.
Un altro punto di contesa riguarda il repository pubblicitario di Musk, che la Commissione ritiene non soddisfi i requisiti di trasparenza e accessibilità previsti nel Dsa. Questo può rappresentare un problema per ricercatori e società civile che cercano di individuare truffe, campagne di minacce ibride e pubblicità false.
Infine, la Commissione ha concluso che Musk non adempie ai propri obblighi in materia di accesso ai dati pubblici della piattaforma. I termini di servizio vietano ai ricercatori idonei di accedere in modo indipendente ai propri dati pubblici, anche tramite scraping.
Musk ha ora 60 giorni lavorativi per informare la Commissione delle misure specifiche che intende adottare per porre fine alla violazione relativa all'uso ingannevole dei segni di spunta blu, e altri 90 giorni lavorativi per presentare un piano d'azione che definisca le misure necessarie per affrontare le violazioni relative all'archivio pubblicitario e all'accesso ai dati pubblici per i ricercatori.
Il problema principale riguarda il "segno di spunta blu" utilizzato da Musk per certificare gli account verificati. Questo segno inganna gli utenti, facendo credere che sia stato verificato in modo significativo chi si cela dietro l'account, quando in realtà non è così. Ciò viola l'obbligo imposto dal Dsa alle piattaforme online di vietare pratiche di progettazione ingannevoli.
Un altro punto di contesa riguarda il repository pubblicitario di Musk, che la Commissione ritiene non soddisfi i requisiti di trasparenza e accessibilità previsti nel Dsa. Questo può rappresentare un problema per ricercatori e società civile che cercano di individuare truffe, campagne di minacce ibride e pubblicità false.
Infine, la Commissione ha concluso che Musk non adempie ai propri obblighi in materia di accesso ai dati pubblici della piattaforma. I termini di servizio vietano ai ricercatori idonei di accedere in modo indipendente ai propri dati pubblici, anche tramite scraping.
Musk ha ora 60 giorni lavorativi per informare la Commissione delle misure specifiche che intende adottare per porre fine alla violazione relativa all'uso ingannevole dei segni di spunta blu, e altri 90 giorni lavorativi per presentare un piano d'azione che definisca le misure necessarie per affrontare le violazioni relative all'archivio pubblicitario e all'accesso ai dati pubblici per i ricercatori.