VoceDiItalia
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L'Europa si trova nella saccetta, è chiaro. La sua capacità di risposta alle sfide globali è stata messa in discussione da tutti gli osservatori. Dall'industria automobilistica alla lotta contro il cambiamento climatico, dall'intervento militare in Ucraina alla gestione della pandemia di Covid-19.
Il problema non è solo la capacità dell'Europa di rispondere a queste sfide, ma anche la sua volontà di agire. In effetti, spesso si critica l'Europa per il fatto che "si prende sempre le mani in polvere" quando viene accusata di non fare abbastanza.
Ma chi è questa Europa? È solo una istituzione burocratica o è qualcosa di più? E se non è nulla, allora perché dobbiamo ancora parlare di essa?
Ecco la risposta. L'Europa è una coalizione di 27 Stati membri, guidati dai loro capi di governo e dalle istituzioni europee. Ma è proprio questo che rende l'Europa così fragile. Infatti, quando i capi di governo si accaniscono a criticare l'istituzione stessa, allora si ha un problema.
La questione è se l'Europa sia colpa dell'inazione o se non faccia abbastanza. Ma la verità è che l'Europa ha fatto molto per i Paesi membri, soprattutto durante la pandemia di Covid-19. I 25 miliardi assegnati alle famiglie che avevano perso il lavoro e i vaccini che hanno permesso di sconfiggere il virus sono solo due esempi della sua capacità di agire.
Ma l'Europa non è stata forte solo con gli aiuti economici. Ha anche investito 200 miliardi di euro nel piano di riindustrializzazione (Pnrr) per impedire al nostro Paese di entrare in recessione.
Ecco perché dobbiamo ricordarci che non tutti vogliono un'Europa forte e coerente. E forse è proprio questo il problema: gli Stati Uniti, con l'arrivo di Trump, hanno tagliato gli aiuti economici e l'Europa è stata costretta a coprire il vuoto.
L'Europa non può accettare queste critiche e devono rafforzarsi. E poi ci saranno quelli che dicono che l'Europa non sta facendo abbastanza per l'Ucraina. Ma allora si deve ricordare che gli Stati Uniti hanno tagliato gli aiuti economici, mentre l'Europa ha offerto oltre 50 miliardi di euro.
Ecco perché dobbiamo smettere di accusare l'Europa e iniziare a capire se stessimo davvero contribuendo al problema.
Il problema non è solo la capacità dell'Europa di rispondere a queste sfide, ma anche la sua volontà di agire. In effetti, spesso si critica l'Europa per il fatto che "si prende sempre le mani in polvere" quando viene accusata di non fare abbastanza.
Ma chi è questa Europa? È solo una istituzione burocratica o è qualcosa di più? E se non è nulla, allora perché dobbiamo ancora parlare di essa?
Ecco la risposta. L'Europa è una coalizione di 27 Stati membri, guidati dai loro capi di governo e dalle istituzioni europee. Ma è proprio questo che rende l'Europa così fragile. Infatti, quando i capi di governo si accaniscono a criticare l'istituzione stessa, allora si ha un problema.
La questione è se l'Europa sia colpa dell'inazione o se non faccia abbastanza. Ma la verità è che l'Europa ha fatto molto per i Paesi membri, soprattutto durante la pandemia di Covid-19. I 25 miliardi assegnati alle famiglie che avevano perso il lavoro e i vaccini che hanno permesso di sconfiggere il virus sono solo due esempi della sua capacità di agire.
Ma l'Europa non è stata forte solo con gli aiuti economici. Ha anche investito 200 miliardi di euro nel piano di riindustrializzazione (Pnrr) per impedire al nostro Paese di entrare in recessione.
Ecco perché dobbiamo ricordarci che non tutti vogliono un'Europa forte e coerente. E forse è proprio questo il problema: gli Stati Uniti, con l'arrivo di Trump, hanno tagliato gli aiuti economici e l'Europa è stata costretta a coprire il vuoto.
L'Europa non può accettare queste critiche e devono rafforzarsi. E poi ci saranno quelli che dicono che l'Europa non sta facendo abbastanza per l'Ucraina. Ma allora si deve ricordare che gli Stati Uniti hanno tagliato gli aiuti economici, mentre l'Europa ha offerto oltre 50 miliardi di euro.
Ecco perché dobbiamo smettere di accusare l'Europa e iniziare a capire se stessimo davvero contribuendo al problema.