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"Mosca allerta: Putin promette 'misure adeguate' se Usa riprenderanno gli esperimenti nucleari"
In una importante dichiarazione, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che la Russia adotterà "misure adeguate di risposta" se gli Stati Uniti decidono di riprendere gli esperimenti nucleari. Il capo del Cremlino ha anche ordinato ai membri del governo e dei servizi di sicurezza di elaborare proposte sulla preparazione degli esperimenti, ma non ha stabilito una scadenza temporale.
La notizia è emersa durante una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale a Mosca, presieduta da Putin. Il ministro della Difesa russo Andrei Belousov ha detto che la Russia sta già "iniziando immediatamente a prepararsi" agli eventuali test, che sarebbe possibile organizzare in tempi brevi nell'arcipelago artico di Novaya Zemlya.
La Russia non effettua più questi esperimenti da 1990, un anno prima dello scioglimento dell'Urss. Putin ha affermato di non volere porre fine alla moratoria per il momento, ma ha anche sottolineato che se gli Stati Uniti o altri Stati partecipanti al Trattato sulla proibizione completa degli esperimenti nucleari decidono di effettuarli, la Russia dovrà adottare misure adeguate di risposta.
Il portavoce del presidente Putin, Dmitry Peskov, ha detto che il presidente non ha dato istruzione per cominciare i preparativi per i test, ma perché venga "considerata l'opportunità dell'avvio dei preparativi". Il punto è proprio questo: capire cosa intenda fare Trump.
I bombardamenti di droni ucraini su impianti di raffinazione del petrolio continuano a essere un tema delicato in questa guerra. I russi stanno cercando di recuperare il controllo sulle città come Kupyansk e Pokrovsk, ma le forze ucraine resistono determinate.
Kiev fa sapere che la battaglia continua e che gli assaltatori ucraini hanno cacciato i russi dal palazzo del consiglio comunale e hanno issato la bandiera ucraina. Ma la situazione sulla frontiera è ancora molto tesa e le condizioni di combattimento sono estreme.
La Russia ha dichiarato che la posizione delle forze ucraine a Kupyansk e Pokrovsk si sta "rapidamente deteriorando" e "non lascia ai militari di Kiev altra possibilità di sopravvivenza se non quella di arrendersi volontariamente".
In una importante dichiarazione, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che la Russia adotterà "misure adeguate di risposta" se gli Stati Uniti decidono di riprendere gli esperimenti nucleari. Il capo del Cremlino ha anche ordinato ai membri del governo e dei servizi di sicurezza di elaborare proposte sulla preparazione degli esperimenti, ma non ha stabilito una scadenza temporale.
La notizia è emersa durante una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale a Mosca, presieduta da Putin. Il ministro della Difesa russo Andrei Belousov ha detto che la Russia sta già "iniziando immediatamente a prepararsi" agli eventuali test, che sarebbe possibile organizzare in tempi brevi nell'arcipelago artico di Novaya Zemlya.
La Russia non effettua più questi esperimenti da 1990, un anno prima dello scioglimento dell'Urss. Putin ha affermato di non volere porre fine alla moratoria per il momento, ma ha anche sottolineato che se gli Stati Uniti o altri Stati partecipanti al Trattato sulla proibizione completa degli esperimenti nucleari decidono di effettuarli, la Russia dovrà adottare misure adeguate di risposta.
Il portavoce del presidente Putin, Dmitry Peskov, ha detto che il presidente non ha dato istruzione per cominciare i preparativi per i test, ma perché venga "considerata l'opportunità dell'avvio dei preparativi". Il punto è proprio questo: capire cosa intenda fare Trump.
I bombardamenti di droni ucraini su impianti di raffinazione del petrolio continuano a essere un tema delicato in questa guerra. I russi stanno cercando di recuperare il controllo sulle città come Kupyansk e Pokrovsk, ma le forze ucraine resistono determinate.
Kiev fa sapere che la battaglia continua e che gli assaltatori ucraini hanno cacciato i russi dal palazzo del consiglio comunale e hanno issato la bandiera ucraina. Ma la situazione sulla frontiera è ancora molto tesa e le condizioni di combattimento sono estreme.
La Russia ha dichiarato che la posizione delle forze ucraine a Kupyansk e Pokrovsk si sta "rapidamente deteriorando" e "non lascia ai militari di Kiev altra possibilità di sopravvivenza se non quella di arrendersi volontariamente".