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Gli scandali sui gemelli Kessler continuano a sconcertare. Ma dietro la scena si nascondono anche una serie di domande che meritano di essere affrontate, come la questione della loro identità e del loro destino.
In realtà, gli artisti sono due persone diverse con le loro stesse personalità e caratteristiche, non gemelli identici. La loro "identità" è stata forzata dalla società che li ha accolti come uno spettacolo ambulante, riducendoli a questo. E la loro morte ne è una conseguenza tragica.
La madre dei Kessler, però, aveva un modo di vedere le cose diverso. Ha attribuito lo stile e il modo di vestire degli artisti alla società in cui vivevano, che li ha forzati a essere "una" persona. Ma è più probabile che sia stata la sua propria volontà a scegliere di venderli come un'unica entità.
E poi, ci si chiede se avessero il diritto di insistere sul loro status di gemelli, non si trattava comunque di un "miracolo doppio" ma della realtà. E la loro decisione di morire insieme è stata una scelta consapevole, e non solo uno spettacolo.
La questione è che noi oggi facciamo caso a tante cose che prima andavano avanti per conto loro con più naturalezza. Ma forse dobbiamo chiederci se stiamo davvero facendo caso alle persone, o se stiamo solo creando un'illusione di identità.
E la madre dei Kessler? Forse che si è trovata in una situazione difficile e non aveva altre scelte. Forse che si era sentita costretta a scegliere tra la sua vita e quella delle sue figlie. Ma forse, almeno, non dobbiamo dimenticare il suo contributo alla storia degli artisti.
Ma è un problema più grande di questo. È un problema della società che ci ha costretto a creare una realtà falsa, che ci ha fatto dimenticare la nostra identità e la nostra individualità. E forse non dobbiamo chiederci solo come potrebbero essere state le cose, ma anche come possiamo cambiare questo sistema per creare un mondo più genuino e rispettoso delle persone.
In realtà, gli artisti sono due persone diverse con le loro stesse personalità e caratteristiche, non gemelli identici. La loro "identità" è stata forzata dalla società che li ha accolti come uno spettacolo ambulante, riducendoli a questo. E la loro morte ne è una conseguenza tragica.
La madre dei Kessler, però, aveva un modo di vedere le cose diverso. Ha attribuito lo stile e il modo di vestire degli artisti alla società in cui vivevano, che li ha forzati a essere "una" persona. Ma è più probabile che sia stata la sua propria volontà a scegliere di venderli come un'unica entità.
E poi, ci si chiede se avessero il diritto di insistere sul loro status di gemelli, non si trattava comunque di un "miracolo doppio" ma della realtà. E la loro decisione di morire insieme è stata una scelta consapevole, e non solo uno spettacolo.
La questione è che noi oggi facciamo caso a tante cose che prima andavano avanti per conto loro con più naturalezza. Ma forse dobbiamo chiederci se stiamo davvero facendo caso alle persone, o se stiamo solo creando un'illusione di identità.
E la madre dei Kessler? Forse che si è trovata in una situazione difficile e non aveva altre scelte. Forse che si era sentita costretta a scegliere tra la sua vita e quella delle sue figlie. Ma forse, almeno, non dobbiamo dimenticare il suo contributo alla storia degli artisti.
Ma è un problema più grande di questo. È un problema della società che ci ha costretto a creare una realtà falsa, che ci ha fatto dimenticare la nostra identità e la nostra individualità. E forse non dobbiamo chiederci solo come potrebbero essere state le cose, ma anche come possiamo cambiare questo sistema per creare un mondo più genuino e rispettoso delle persone.