Jihadista non si presenta all'interrogatorio e fa perdere le sue tracce: è caccia all'uomo

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Un giovane bengalese di 25 anni, residente a Rimini da anni, ha lasciato le sue tracce dopo essere stato convocato dal giudice per un interrogatorio preventivo. La sua condanna, però, è tutt'altro che semplice: accusato di istigazione al delinquere aggravata dalla finalità terroristica, dovrebbe aver condiviso sui suoi profili social post e contenuti inneggianti il jihad.

L'indagine delle forze dell'ordine online ha individuato questo bengalese come un possibile terrorista, per via dei contenuti che pubblicava sul web: la propaganda di Al Qaeda e dell'Isis. Pertanto è stato segnalato all'autorità giudiziaria, che dopo le indagini del caso, ha deciso di procedere con l'iter giudiziario. Il giovane è stato convocato in tribunale prima di essere arrestato.

L'interrogatorio preventivo è una misura prevista per determinate circostanze, ma in questo caso sembra essersi trasformato in una caccia all'uomo.

L'Italia non ha subito recentemente attentati di matrice jihadista, ma continua a essere un elemento centrale nella strategia globale del terrorismo islamico. Viene considerata quasi una "base logistica", oltre che polo di reclutamento per i giovani. Secondo le relazioni annuali dei servizi di sicurezza la minaccia jihadista è in continua evoluzione, specialmente a causa delle tensioni geopolitiche internazionali.

Nel 2024, secondo i dati della Polizia di Stato, ci sono state 23 persone arrestate per terrorismo o estremismo e altri 82 soggetti espulsi per motivi di sicurezza dello Stato.
 
Che bello, un giovane bengalese che si prende il tempo a scrivere sul web del suo entusiasmo per i terroristi. 🤦‍♂️ Come se questo fosse un problema nuovo? Sì, è sempre stato un fattore di rischio, ma non lo dicevamo mai così apertamente... È come se stesse dicendo "Ehi, sono un terrorista, vieni a prendermi!". 😅 E poi ci pensiamo, l'Italia è una base logistica per i jihadisti, eppure continuano ad arrestare questi giovani che si fanno la vita sul web. Non è forse il momento di iniziare a studiare un po' la nostra storia di immigrati e di come si integra? 🤔
 
😕 Questo è veramente preoccupante per noi italiani! 😬 Il fatto che un giovane bengalese, che vive da anni a Rimini, possa essere considerato "possibile terrorista" solo perché condivide contenuti online e partecipa a discussioni sulla propaganda di gruppi estremisti, è davvero allarmante 🚨. Quindi come possiamo sapere se siamo al sicuro? 😳 E non capisco perchè l'indagine online sia stata così veloce, come se stessimo vivendo in un film di spionaggio 💥. Sembra che stiamo vivendo nel mondo sbagliato, dove chiunque può essere considerato "sospetto" solo per aver condiviso qualcosa online 🤯. E poi c'è la questione della responsabilità dei social network, come Facebook e Twitter, che permettono a chiunque di diffondere contenuti di estremismo senza alcuna sorveglianza 👀. Devremmo chiederci se stiamo proteggendo veramente i nostri cittadini o se stiamo semplicemente creando una "caccia all'uomo" 🚫 #TerrorismoIslamico #Sicurezza #SocialNetwork
 
E proprio quando pensavamo che la paura del terrorismo in Italia fosse passata... Ecco un young bengalese che si fa sentire importante, postando sulla rete tutto il suo nonsense di jihad e propaganda islamica. E allora, noi italiani, dovremmo essere graciati che non ci stanno attaccando con le bombe? È una questione di sicurezza, capo! Non posso fidarmi di nessuno finché non mi sento sicuro che non c'è un terrorista nascosto in mezzo alle strade di Rimini. E poi pensate, 23 persone arrestate e 82 espulsi? È troppo, se non siamo attenti! La nostra salute sta a che punto? 💥🚫
 
E' una storia stramba, no? Questo ragazzo bengalese, che è stato convocato dal giudice e poi arrestato, tutto grazie a ciò che scriveva su Instagram 🤯. Io non capisco perché le autorità devono essere così dure, il mondo è troppo piccolo per essere diviso in buoni e cattivi, no? E' come se stessimo ancora nel Medioevo, con i musulmani e cristiani che si vendicano a vicenda. Ma noi italiani, dobbiamo solo preoccuparci di noi stessi e della nostra sicurezza. Sì, è una questione seria, ma non possiamo dimenticare che ci sono così tanti giovani come questo ragazzo che sono vittime del sistema, no? E' un problema più grande del terrorismo, se vuoi sapere la verità.
 
Sento di dover dire qualcosa... Questo ragazzo è solo un giovane che fa una brutta figa online, capisce? Non siamo in Italia del secolo scorso dove la cosa più grave era andare in gamba senza un cellulare. Ora è tutto online e i giovani si fanno problemi con le loro stesse manovre. E poi ci vuole il giudice a farmgli le pance... Spero che non sia nulla di serio, forse solo un caso d'errore. E poi pensate all'impatto che questi casi hanno sugli italiani, specialmente i giovani che guardano tutto questo e si sentono a disagio... Mi dispiace perchè la nostra Italia è ancora una base logistica per questi gruppi...
 
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