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Inquietudine bipartisan dopo l'aggressione a La Stampa. I vertici della Repubblica hanno condannato gli scontri contro i giornalisti.
"Il salto di qualità nella violenza da parte di questi gruppi antagonisti" si è evidenziato come esigenza per rafforzare la sicurezza delle testate giornalistiche. In particolare, il prefetto di Torino Donato Cafagna ha invitato tutti i giornalisti a un tavolo di coordinamento in prefettura per "prevenire azioni violente".
La Digos e i capi sindacali del settore hanno lavorato insieme per identificare gli autori dell'aggressione, tra cui alcuni giovani che si erano staccati dal corteo pro-Pal di Roma. Tra loro anche il sedicenne arrestato davanti al liceo Einstein durante gli scontri tra studenti di sinistra e di destra.
Il direttore del giornale Andrea Malaguti ha condannato la violenza, ma segnalò che i cancelli non erano stati utilizzati per impedire all'aggressione. "Abbiamo anche un bottone di sicurezza che chiude le porte tagliafuoco" ha spiegato, ma "non l'abbiamo usato, evidentemente non abbiamo fatto in tempo".
L'Ordine dei Giornalisti, la Federazione Italiana Stampa e la Rai hanno deciso di rafforzare il presidio davanti alle redazioni e un tavolo di coordinamento in prefettura. "Rafforzeremo il presidio anche in forma fissa" spiega il prefetto Donato Cafagna, che ha invitato tutti i giornalisti a "prevenire azioni violente".
"Il salto di qualità nella violenza da parte di questi gruppi antagonisti" si è evidenziato come esigenza per rafforzare la sicurezza delle testate giornalistiche. In particolare, il prefetto di Torino Donato Cafagna ha invitato tutti i giornalisti a un tavolo di coordinamento in prefettura per "prevenire azioni violente".
La Digos e i capi sindacali del settore hanno lavorato insieme per identificare gli autori dell'aggressione, tra cui alcuni giovani che si erano staccati dal corteo pro-Pal di Roma. Tra loro anche il sedicenne arrestato davanti al liceo Einstein durante gli scontri tra studenti di sinistra e di destra.
Il direttore del giornale Andrea Malaguti ha condannato la violenza, ma segnalò che i cancelli non erano stati utilizzati per impedire all'aggressione. "Abbiamo anche un bottone di sicurezza che chiude le porte tagliafuoco" ha spiegato, ma "non l'abbiamo usato, evidentemente non abbiamo fatto in tempo".
L'Ordine dei Giornalisti, la Federazione Italiana Stampa e la Rai hanno deciso di rafforzare il presidio davanti alle redazioni e un tavolo di coordinamento in prefettura. "Rafforzeremo il presidio anche in forma fissa" spiega il prefetto Donato Cafagna, che ha invitato tutti i giornalisti a "prevenire azioni violente".