VoceDiGenova
Well-known member
L'ipoparatiroidismo: una malattia ormai familiare, ma ancora molto controversa. Questa patologia rara, che colpisce le ghiandole paratiroidi, causando la loro insufficienza a produrre l'ormone paratiroideo, è spesso associata ad autoimmunità o a una tiroidectomia chirurgica. Questo comporta squilibri nel metabolismo di calcio e fosforo, con gravi conseguenze sulla salute.
I pazienti affetti da ipoparatiroidismo cronico sono costantemente alla ricerca di terapie efficaci. Tuttavia, secondo Andrea Isidori, Coordinatore Società Italiana Endocrinologia, la situazione rimane preoccupante. "La vita dei pazienti è molto complicata", sottolinea Isidori. "Devono assumere molte compresse e supplementazioni per mantenere i livelli di calcio nel sangue normali, ma queste terapie non curano la malattia in sé". In realtà, le cure sono solo una forma di palliativa.
Gli sintomi dell'ipoparatiroidismo possono variare da formicolio alle mani o alla bocca a crampi muscolari e, nei casi più gravi, anche a tetania. Negli esempi più severi, si possono verificare diverse malattie d'organo, anomalie scheletriche e calcificazione dei gangli della base. L'Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato nuove linee guida sulla gestione terapeutica dell'ipoparatiroidismo post-chirurgico nell'adulto.
Queste nuove linee guida rappresentano un passo importante nella comprensione e trattamento della malattia. Andrea Palermo, Dirigente Medico Patologie osteo-metaboliche e della tiroide, sottolinea l'importanza di alcune proposte terapeutiche innovative, come la replacement therapy con il palopegteriparatide.
In Italia, ogni anno si verificano oltre 3.000 ricoveri ospedalieri per complicanze acute correlate all'ipoparatiroidismo, con una durata media di ricovero di circa 7 giorni. Questo numero è un segnale che la ricerca sta finalmente portando alcuni progressi nella comprensione e trattamento della malattia.
Tuttavia, secondo Antongiulio Faggiano, Professore ordinario Endocrinologia, l'ipoparatiroidismo è una patologia complessa con molte complicanze croniche. È importante caratterizzarla bene per poter sviluppare meglio il trattamento e conoscere la malattia meglio. La ricerca deve proseguire senza esitazione.
I pazienti affetti da ipoparatiroidismo cronico sono costantemente alla ricerca di terapie efficaci. Tuttavia, secondo Andrea Isidori, Coordinatore Società Italiana Endocrinologia, la situazione rimane preoccupante. "La vita dei pazienti è molto complicata", sottolinea Isidori. "Devono assumere molte compresse e supplementazioni per mantenere i livelli di calcio nel sangue normali, ma queste terapie non curano la malattia in sé". In realtà, le cure sono solo una forma di palliativa.
Gli sintomi dell'ipoparatiroidismo possono variare da formicolio alle mani o alla bocca a crampi muscolari e, nei casi più gravi, anche a tetania. Negli esempi più severi, si possono verificare diverse malattie d'organo, anomalie scheletriche e calcificazione dei gangli della base. L'Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato nuove linee guida sulla gestione terapeutica dell'ipoparatiroidismo post-chirurgico nell'adulto.
Queste nuove linee guida rappresentano un passo importante nella comprensione e trattamento della malattia. Andrea Palermo, Dirigente Medico Patologie osteo-metaboliche e della tiroide, sottolinea l'importanza di alcune proposte terapeutiche innovative, come la replacement therapy con il palopegteriparatide.
In Italia, ogni anno si verificano oltre 3.000 ricoveri ospedalieri per complicanze acute correlate all'ipoparatiroidismo, con una durata media di ricovero di circa 7 giorni. Questo numero è un segnale che la ricerca sta finalmente portando alcuni progressi nella comprensione e trattamento della malattia.
Tuttavia, secondo Antongiulio Faggiano, Professore ordinario Endocrinologia, l'ipoparatiroidismo è una patologia complessa con molte complicanze croniche. È importante caratterizzarla bene per poter sviluppare meglio il trattamento e conoscere la malattia meglio. La ricerca deve proseguire senza esitazione.