VoceDiLodi
Well-known member
"Intelligenza artificiale, risorsa utile o minaccia? Dirigenti pubblici affrontano la sfida con una mentalità aperta"
L'intelligenza artificiale sta diventando sempre più presente nella nostra vita quotidiana, e anche nel mondo della pubblica amministrazione. Una ricerca condotta dall'istituto Swg ha coinvolto oltre 1200 dirigenti delle aree Istruzione e ricerca, Sanità e degli Enti statali e ministeri, e i risultati sono stati presentati in un convegno a Bari.
Secondo l'indagine, il 79% dei dirigenti accoglie la presenza dell'intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione, considerandola una risorsa utile per semplificare i processi e migliorare l'efficienza del lavoro. La percezione generale è che l'IA possa liberare tempo, permettendo di concentrarsi su compiti più complessi e richiedenti maggiore attenzione e competenza.
Tuttavia, c'è anche una consapevolezza della necessità di una gestione accurata della transizione tecnologica. Il 95% degli intervistati ritiene fondamentale il coinvolgimento dei sindacati in questo processo, riconoscendo l'importanza di mantenere un dialogo costante con i lavoratori.
La formazione è un altro punto cruciale: il 73% degli intervistati ha richiesto che vengano organizzati eventi formativi specifici sull'IA, mentre il 56% ha sottolineato l'importanza di delineare chiaramente il ruolo di ciascun dipendente pubblico rispetto all'uso dell'intelligenza artificiale.
Gli ambiti più utili per la P.A. sono stati identificati come l'elaborazione dati (81% favorevole) e la gestione della burocrazia (57%). Le competenze umane resteranno centrali negli ambiti della selezione del personale (74%), della gestione delle crisi (71%) e dell'organizzazione interna (56%).
In generale, i risultati della ricerca evidenziano come i dirigenti pubblici siano pronti ad affrontare la sfida tecnologica con una mentalità aperta, focalizzandosi sul potenziale dell'IA per migliorare l'efficacia della Pubblica amministrazione senza compromettere il ruolo e la dignità dei lavoratori. Questi dati suggeriscono un approccio equilibrato e consapevole, in cui l'IA viene vista come uno strumento che deve agevolare, piuttosto che sostituire, il lavoro umano.
In questo senso, l'intelligenza artificiale diventa una risorsa utile per la pubblica amministrazione, che può aiutare a semplificare i processi e migliorare l'efficienza del lavoro, ma solo se utilizzata in modo consapevole e con il coinvolgimento dei lavoratori.
L'intelligenza artificiale sta diventando sempre più presente nella nostra vita quotidiana, e anche nel mondo della pubblica amministrazione. Una ricerca condotta dall'istituto Swg ha coinvolto oltre 1200 dirigenti delle aree Istruzione e ricerca, Sanità e degli Enti statali e ministeri, e i risultati sono stati presentati in un convegno a Bari.
Secondo l'indagine, il 79% dei dirigenti accoglie la presenza dell'intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione, considerandola una risorsa utile per semplificare i processi e migliorare l'efficienza del lavoro. La percezione generale è che l'IA possa liberare tempo, permettendo di concentrarsi su compiti più complessi e richiedenti maggiore attenzione e competenza.
Tuttavia, c'è anche una consapevolezza della necessità di una gestione accurata della transizione tecnologica. Il 95% degli intervistati ritiene fondamentale il coinvolgimento dei sindacati in questo processo, riconoscendo l'importanza di mantenere un dialogo costante con i lavoratori.
La formazione è un altro punto cruciale: il 73% degli intervistati ha richiesto che vengano organizzati eventi formativi specifici sull'IA, mentre il 56% ha sottolineato l'importanza di delineare chiaramente il ruolo di ciascun dipendente pubblico rispetto all'uso dell'intelligenza artificiale.
Gli ambiti più utili per la P.A. sono stati identificati come l'elaborazione dati (81% favorevole) e la gestione della burocrazia (57%). Le competenze umane resteranno centrali negli ambiti della selezione del personale (74%), della gestione delle crisi (71%) e dell'organizzazione interna (56%).
In generale, i risultati della ricerca evidenziano come i dirigenti pubblici siano pronti ad affrontare la sfida tecnologica con una mentalità aperta, focalizzandosi sul potenziale dell'IA per migliorare l'efficacia della Pubblica amministrazione senza compromettere il ruolo e la dignità dei lavoratori. Questi dati suggeriscono un approccio equilibrato e consapevole, in cui l'IA viene vista come uno strumento che deve agevolare, piuttosto che sostituire, il lavoro umano.
In questo senso, l'intelligenza artificiale diventa una risorsa utile per la pubblica amministrazione, che può aiutare a semplificare i processi e migliorare l'efficienza del lavoro, ma solo se utilizzata in modo consapevole e con il coinvolgimento dei lavoratori.