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I contribuenti che pagano l'Imu dovranno affrontare un calcolo pesante, poiché con la novità del sistema di agevolazioni si potrebbe pagare meno. Il saldo dell’Imposta municipale sul possesso degli immobili (Imu), scadenza fissata per il prossimo 16 dicembre, riguarda milioni di proprietari di seconde case, negozi, uffici e terreni.
Il meccanismo dell'Imu si basa su due appuntamenti fissi: il 16 giugno per l'acconto (o la rata unica) e il 16 dicembre per il saldo basato sulle aliquote definitive deliberate dal Comune. Chi ha scelto il pagamento in due rate è tenuto al versamento del saldo IMU, tranne i proprietari di immobili che hanno esenzioni speciali.
La principale esenzione riguarda l'abitazione principale purché non si tratti di immobili di lusso e siano presenti entrambi i requisiti: residenza anagrafica e dimora abituale. Una novità riguarda coniugi che vivono in immobili diversi e possono ottenere entrambe l'esenzione, a condizione che sia provato l'effettivo utilizzo abituale di ciascuna abitazione.
Le agevolazioni più consistenti vengono per i contratti calmierati di affitti, misura nata per incentivare la disponibilità di alloggi in locazione ordinaria. C'è poi la riduzione del 50% concessa quando l'immobile è dato in comodato gratuito a genitori o figli oppure quando l'immobile è inagibile o non utilizzato.
I contribuenti che attivano la domiciliazione bancaria dell’IMU entro il 16 giugno possono godere dello sconto del 20%.
Per calcolare e pagare l'Imu si deve considerare la rendita catastale, rivalutata del 5%, moltiplicata per il coefficiente previsto per la tipologia di immobile. Il risultato costituisce la base su cui applicare l'aliquota fissata dal Comune.
Per il saldo di dicembre si versa la differenza tra l'Imu annua e quanto già pagato a giugno. Si può pagare con modello F24 oppure bollettino postale dedicato o su piattaforme digitali come PagoPA.
Se non si paga l'Imu entro il 16 dicembre, si deve regolarizzarsi con il ravvedimento operoso. Le nuove sanzioni sono: - 0,0833% al giorno per i primi 14 giorni; - 1,5% dal 15° al 30° giorno; - 1,67% entro 90 giorni.
Il meccanismo dell'Imu si basa su due appuntamenti fissi: il 16 giugno per l'acconto (o la rata unica) e il 16 dicembre per il saldo basato sulle aliquote definitive deliberate dal Comune. Chi ha scelto il pagamento in due rate è tenuto al versamento del saldo IMU, tranne i proprietari di immobili che hanno esenzioni speciali.
La principale esenzione riguarda l'abitazione principale purché non si tratti di immobili di lusso e siano presenti entrambi i requisiti: residenza anagrafica e dimora abituale. Una novità riguarda coniugi che vivono in immobili diversi e possono ottenere entrambe l'esenzione, a condizione che sia provato l'effettivo utilizzo abituale di ciascuna abitazione.
Le agevolazioni più consistenti vengono per i contratti calmierati di affitti, misura nata per incentivare la disponibilità di alloggi in locazione ordinaria. C'è poi la riduzione del 50% concessa quando l'immobile è dato in comodato gratuito a genitori o figli oppure quando l'immobile è inagibile o non utilizzato.
I contribuenti che attivano la domiciliazione bancaria dell’IMU entro il 16 giugno possono godere dello sconto del 20%.
Per calcolare e pagare l'Imu si deve considerare la rendita catastale, rivalutata del 5%, moltiplicata per il coefficiente previsto per la tipologia di immobile. Il risultato costituisce la base su cui applicare l'aliquota fissata dal Comune.
Per il saldo di dicembre si versa la differenza tra l'Imu annua e quanto già pagato a giugno. Si può pagare con modello F24 oppure bollettino postale dedicato o su piattaforme digitali come PagoPA.
Se non si paga l'Imu entro il 16 dicembre, si deve regolarizzarsi con il ravvedimento operoso. Le nuove sanzioni sono: - 0,0833% al giorno per i primi 14 giorni; - 1,5% dal 15° al 30° giorno; - 1,67% entro 90 giorni.