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Il supermercato diffuso: un'esperienza sensoriale diversa dalla grande distribuzione.
Nel mondo delle spese, c'è chi pensa al risparmio e chi alla sostenibilità, all'etica dietro ogni acquisto. Dagli ormai storici gruppi di acquisto ai piccoli negozi, ai prodotti artigianali, la differenza è tutta nell'esperienza sensoriale. La bottega sotto casa, l'officina del gommista, il parrucchiere, tutto ha un profumo diverso.
Il progetto di Giampiero Monaco, docente della scuola primaria, si propone di fare in modo che anche gli acquisti siano una lezione di educazione. La grandezza della distribuzione è uno degli obiettivi da raggiungere: i mega market offrono un'unica esperienza sensoriale, "l'odore della fretta" e il suono dei jingle studiati per invogliare all'acquisto.
Al contrario, i piccoli negozi consentono acquisti ed esperienze sensoriali selettive, che potrebbero far parte degli ambienti educanti per chi pratica l'educazione diffusa. Questa è la idea alla base del progetto "supermercato diffuso".
Il progetto punta a coniugare educazione e acquisto, garantendo la penetrazione nelle scuole attraverso concorsi a premi e volantini promozionali. Il maestro Monaca spiega che l'idea è stata nata da esempio a esempio: "Quale profumo si sente dal panettiere? E davanti ad un banco di verdure o di macelleria?".
Per poter partecipare al progetto, i bambini dovranno fare una spesa con gli adulti, per far comprendere dove si erogano certi servizi.
Una delle sostenibilità del progetto è che ogni bambina ed ogni bambino riceverà un quaderno per i conti, che riporta l'elenco degli esercizi commerciali aderenti. I bambini andranno a registrare l'importo speso su un blog e riceveranno uno sconto del 5%.
Il progetto vuole sostenere il piccolo e medio commercio, artigianato e professionisti locali.
Secondo Monaca: "Cosi anche studiare matematica acquista il valore di compito autentico funzionale e divertente".
Nel mondo delle spese, c'è chi pensa al risparmio e chi alla sostenibilità, all'etica dietro ogni acquisto. Dagli ormai storici gruppi di acquisto ai piccoli negozi, ai prodotti artigianali, la differenza è tutta nell'esperienza sensoriale. La bottega sotto casa, l'officina del gommista, il parrucchiere, tutto ha un profumo diverso.
Il progetto di Giampiero Monaco, docente della scuola primaria, si propone di fare in modo che anche gli acquisti siano una lezione di educazione. La grandezza della distribuzione è uno degli obiettivi da raggiungere: i mega market offrono un'unica esperienza sensoriale, "l'odore della fretta" e il suono dei jingle studiati per invogliare all'acquisto.
Al contrario, i piccoli negozi consentono acquisti ed esperienze sensoriali selettive, che potrebbero far parte degli ambienti educanti per chi pratica l'educazione diffusa. Questa è la idea alla base del progetto "supermercato diffuso".
Il progetto punta a coniugare educazione e acquisto, garantendo la penetrazione nelle scuole attraverso concorsi a premi e volantini promozionali. Il maestro Monaca spiega che l'idea è stata nata da esempio a esempio: "Quale profumo si sente dal panettiere? E davanti ad un banco di verdure o di macelleria?".
Per poter partecipare al progetto, i bambini dovranno fare una spesa con gli adulti, per far comprendere dove si erogano certi servizi.
Una delle sostenibilità del progetto è che ogni bambina ed ogni bambino riceverà un quaderno per i conti, che riporta l'elenco degli esercizi commerciali aderenti. I bambini andranno a registrare l'importo speso su un blog e riceveranno uno sconto del 5%.
Il progetto vuole sostenere il piccolo e medio commercio, artigianato e professionisti locali.
Secondo Monaca: "Cosi anche studiare matematica acquista il valore di compito autentico funzionale e divertente".