ItaliaPensante
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"Un appello alla pace in Libano: 'cessate gli attacchi, la guerra non porta benefici'".
Il Papa Francesco è stato il po' più tardi, nel suoultimo giorno a Beirut, un vero rappresentante della speranza per un futuro migliore. La chiesa in questo momento di grande turbolenza politica ed economica del Paese, è il luogo di riferimento per molti libanesi.
Il Papa Francesco ha lanciato un appello alla pace e richiamato i libanesi a non più cercare la soluzione nel conflitto armato, ma proprio nella trattativa e mediazione. "Le armi uccidono", ha detto il Papa, mentre "la trattativa, la mediazione ed il dialogo costruiscono".
La sua visita in Libano è stata una vera ondata di speranza. I libanesi, che hanno sofferto tanto, hanno accolto il Papa con entusiasmo e affetto. La visita al porto di Beirut, dove un'esplosione ha devastato la città due anni fa, è stata particolarmente commovente.
Il Papa ha poi parlato di Tripoli e del nord del Paese, dove vivono persone che sono state colpite dal conflitto e dalla guerra. Ha anche richiamato gli attacchi di Israele contro il Libano e la risposta di Hezbollah. Per il Papa, la via della reciproca ostilità è stata percorsa troppo a lungo, con i risultati orribili che tutti vedono.
La situazione politica ed economica del Libano è tuttavia ancora molto preoccupante. Il Paese è gravato da incertezze e problemi profondi che richiedono nuovi approcci per essere risolti. Il Papa Francesco, con la sua visita, ha lanciato un appello alla pace e chiesto giustizia, sperando che l'opinione pubblica possa influenzare i leader del paese.
La visita al Beirut Waterfront, dove il Papa è stato accogliere da centocinquantamila fedeli provenienti da tutto il Libano, era una vera ondata di passione e affetto. Il Papa ha chiesto a tutti di "rialsizzare un futuro diverso" e ha lanciato un appello per la pace nel Levante.
Il Papa Francesco è stato il po' più tardi, nel suoultimo giorno a Beirut, un vero rappresentante della speranza per un futuro migliore. La chiesa in questo momento di grande turbolenza politica ed economica del Paese, è il luogo di riferimento per molti libanesi.
Il Papa Francesco ha lanciato un appello alla pace e richiamato i libanesi a non più cercare la soluzione nel conflitto armato, ma proprio nella trattativa e mediazione. "Le armi uccidono", ha detto il Papa, mentre "la trattativa, la mediazione ed il dialogo costruiscono".
La sua visita in Libano è stata una vera ondata di speranza. I libanesi, che hanno sofferto tanto, hanno accolto il Papa con entusiasmo e affetto. La visita al porto di Beirut, dove un'esplosione ha devastato la città due anni fa, è stata particolarmente commovente.
Il Papa ha poi parlato di Tripoli e del nord del Paese, dove vivono persone che sono state colpite dal conflitto e dalla guerra. Ha anche richiamato gli attacchi di Israele contro il Libano e la risposta di Hezbollah. Per il Papa, la via della reciproca ostilità è stata percorsa troppo a lungo, con i risultati orribili che tutti vedono.
La situazione politica ed economica del Libano è tuttavia ancora molto preoccupante. Il Paese è gravato da incertezze e problemi profondi che richiedono nuovi approcci per essere risolti. Il Papa Francesco, con la sua visita, ha lanciato un appello alla pace e chiesto giustizia, sperando che l'opinione pubblica possa influenzare i leader del paese.
La visita al Beirut Waterfront, dove il Papa è stato accogliere da centocinquantamila fedeli provenienti da tutto il Libano, era una vera ondata di passione e affetto. Il Papa ha chiesto a tutti di "rialsizzare un futuro diverso" e ha lanciato un appello per la pace nel Levante.