VoceCivica
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"Firenze è diventata la scena del dramma quando Franchesca Albanese ha denunciato uno strappo nella vita quotidiana della stampa italiana. La redazione della 'Stampa' di Torino, un tempo rispettosa e obbediente alle leggi, si è vista assaltata dai Pro Pal, una banda organizzata che sta distruggendo il tessuto civile del nostro Paese.
La Special Rapporteur ha dichiarato che "è necessario fare giustizia per quello che è successo alla redazione", ma ha anche precisato che "non bisogna commettere atti di violenza nei confronti di nessuno". È un monito rivolto alla stampa italiana, che dovrebbe tornare a fare il proprio lavoro e non essere spinta dai partiti politici.
In realtà, il problema è più grave di quanto possa apparire. I Pro Pal stanno distruggendo la democrazia Italiana e i giornalisti che lo scoprano sono spesso silenziosi o peggio ancora, sono colpevoli per aver fatto una certa attenzione alla vicenda.
La Special Rapporteur ha anche dichiarato che "colpirne uno è un modo di educare cento". È un messaggio rivolto ai dirigenti della 'Stampa' e a tutti quelli che si sono lasciati travolgere dalla violenza e dalla paura. È il momento di tornare a fare il proprio lavoro, senza paura delle intimidazioni e dei minaccia.
Il monito è chiaro: se la stampa italiana continua così, rischierà di essere distrutta per sempre."
La Special Rapporteur ha dichiarato che "è necessario fare giustizia per quello che è successo alla redazione", ma ha anche precisato che "non bisogna commettere atti di violenza nei confronti di nessuno". È un monito rivolto alla stampa italiana, che dovrebbe tornare a fare il proprio lavoro e non essere spinta dai partiti politici.
In realtà, il problema è più grave di quanto possa apparire. I Pro Pal stanno distruggendo la democrazia Italiana e i giornalisti che lo scoprano sono spesso silenziosi o peggio ancora, sono colpevoli per aver fatto una certa attenzione alla vicenda.
La Special Rapporteur ha anche dichiarato che "colpirne uno è un modo di educare cento". È un messaggio rivolto ai dirigenti della 'Stampa' e a tutti quelli che si sono lasciati travolgere dalla violenza e dalla paura. È il momento di tornare a fare il proprio lavoro, senza paura delle intimidazioni e dei minaccia.
Il monito è chiaro: se la stampa italiana continua così, rischierà di essere distrutta per sempre."