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"Il mondo è in 'apatia', la sofferenza non può più aspettare". L'Onu ha lanciato un appello umanitario globale per il 2026, che promette di cambiare paradigma. "È un'epoca di brutalità, impunità e indifferenza", ha detto Tom Fletcher, capo delle operazioni umanitarie delle Nazioni Unite. La sofferenza dei milioni di persone sul pianeta sta consumando ogni risorsa umanitaria. L'appello, ridotto a causa del finanziamento in caduta libera, spera di raccogliere 23 miliardi di dollari per aiutare 87 milioni di persone.
"La fame è aumentata, i sistemi sanitari sono stati sottoposti a una pressione enorme, l'istruzione è crollata", si lamenta Ocha. "I civili sono stati esposti al totale disprezzo per le leggi di guerra e oltre 320 operatori umanitari sono stati uccisi". La situazione è grave: il mondo investe più energia e denaro nel trovare nuovi modi per ucciderci a vicenda, mentre smantella quanto costruito per proteggerci dai nostri peggiori istinti.
L'appello umanitario globale prevede di sostenere 135 milioni di persone in 50 paesi, con un budget ridotto del 30% rispetto al 2025. L'anno prossimo, il più grande singolo piano di aiuti dell'Onu riguarda i Territori Palestinesi occupati, dove sono necessari 4,1 miliardi di dollari per raggiungere 3 milioni di persone.
Sudan, la più grande crisi di sfollamento al mondo, servono 2,9 miliardi di dollari per 20 milioni di persone. L'Onu ha promesso di concentrare le risorse dove le crisi sono più gravi e di ridurre le duplicazioni. "Ogni dollaro va a beneficio delle persone che assistono", afferma Fletcher. La sofferenza non può più aspettare, l'appello umanitario è un'ultima speranza per cambiare il corso della storia.
"La fame è aumentata, i sistemi sanitari sono stati sottoposti a una pressione enorme, l'istruzione è crollata", si lamenta Ocha. "I civili sono stati esposti al totale disprezzo per le leggi di guerra e oltre 320 operatori umanitari sono stati uccisi". La situazione è grave: il mondo investe più energia e denaro nel trovare nuovi modi per ucciderci a vicenda, mentre smantella quanto costruito per proteggerci dai nostri peggiori istinti.
L'appello umanitario globale prevede di sostenere 135 milioni di persone in 50 paesi, con un budget ridotto del 30% rispetto al 2025. L'anno prossimo, il più grande singolo piano di aiuti dell'Onu riguarda i Territori Palestinesi occupati, dove sono necessari 4,1 miliardi di dollari per raggiungere 3 milioni di persone.
Sudan, la più grande crisi di sfollamento al mondo, servono 2,9 miliardi di dollari per 20 milioni di persone. L'Onu ha promesso di concentrare le risorse dove le crisi sono più gravi e di ridurre le duplicazioni. "Ogni dollaro va a beneficio delle persone che assistono", afferma Fletcher. La sofferenza non può più aspettare, l'appello umanitario è un'ultima speranza per cambiare il corso della storia.