VoceDiRagusa
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Il futuro non è affatto imprevedibile, almeno per chi riesce a vedere oltre la nebbia delle burocrazie e degli schemi di gestione consolidati. Gary Hamel, autore del libro "Humanocracy", ci spiega come possiamo fare meglio nella gestione delle organizzazioni e superare le limitazioni della gerarchia.
Hamel critica duramente l'eccesso di gerarchia nelle aziende: "In una grande azienda avrete ancora sette o otto livelli manageriali, centinaia o migliaia di middle manager, gruppi di staff molto potenti che stabiliscono policy e impongono conformità. Questa è un'era di volatilità, dove l'unica certezza è che nulla sia più sicuro della siccurezza". Ma cosa si può fare per cambiare questo stato di cose? Hamel sostiene che "liberare l'intelligenza collettiva nelle organizzazioni" è la chiave.
Il paradosso delle aziende è che, nonostante investimenti massicci in tecnologia, il tasso di crescita della produttività nelle economie del G7 è in costante declino. Questo fenomeno è spiegabile solo considerando l'eccessiva burocrazia e la mancanza di leadership efficace.
L'autostrada dell'innovazione e dell'impresa, dunque, attraversa un labirinto di casti gerarchici che impediscono ai manager di ascoltare le loro voci. "I dipendenti sono i migliori manager, ma la maggior parte delle organizzazioni funziona ancora come un sistema di caste", sottolinea Hamel.
L'approccio di Hamel è radicale: le aziende devono diventare più piccole e più semplici per diventare più grandi e più innovative. Ma come? Sostiene che le aziende debbano "impegnarsi nella costruzione di un'organizzazione più capace". In altre parole, sono necessarie leader vere e reale innovazione, per cambiare il sistema.
Hamel ha sviluppato uno strumento chiamato "Bureaucratic mass Index" che quantifica questo impatto nascosto. Secondo i dati dell'indagine, se potessimo tagliare i livelli e il lavoro burocratico della metà, creeremmo 21 trilioni di dollari di output aggiuntivo nell'Ocse.
Perché non succede? "La maggior parte delle organizzazioni funziona ancora come un sistema di caste", risponde. La trasformazione semantica degli anni '80 e '90, che ha iniziato a chiamare "leader" i manager, è stata solo una finta. In realtà la vera leadership si misura diversamente: "L'unico modo per sapere se qualcuno è un leader è se le persone lo seguirebbero volentieri."
Hamel conclude che il sistema economico è incompiuto e che non ci sono abbastanza capitalisti che sentono "questa è la mia azienda". Ecco perché l'unico modo per cambiare è se investiamo nella costruzione di un'organizzazione più capace.
Hamel critica duramente l'eccesso di gerarchia nelle aziende: "In una grande azienda avrete ancora sette o otto livelli manageriali, centinaia o migliaia di middle manager, gruppi di staff molto potenti che stabiliscono policy e impongono conformità. Questa è un'era di volatilità, dove l'unica certezza è che nulla sia più sicuro della siccurezza". Ma cosa si può fare per cambiare questo stato di cose? Hamel sostiene che "liberare l'intelligenza collettiva nelle organizzazioni" è la chiave.
Il paradosso delle aziende è che, nonostante investimenti massicci in tecnologia, il tasso di crescita della produttività nelle economie del G7 è in costante declino. Questo fenomeno è spiegabile solo considerando l'eccessiva burocrazia e la mancanza di leadership efficace.
L'autostrada dell'innovazione e dell'impresa, dunque, attraversa un labirinto di casti gerarchici che impediscono ai manager di ascoltare le loro voci. "I dipendenti sono i migliori manager, ma la maggior parte delle organizzazioni funziona ancora come un sistema di caste", sottolinea Hamel.
L'approccio di Hamel è radicale: le aziende devono diventare più piccole e più semplici per diventare più grandi e più innovative. Ma come? Sostiene che le aziende debbano "impegnarsi nella costruzione di un'organizzazione più capace". In altre parole, sono necessarie leader vere e reale innovazione, per cambiare il sistema.
Hamel ha sviluppato uno strumento chiamato "Bureaucratic mass Index" che quantifica questo impatto nascosto. Secondo i dati dell'indagine, se potessimo tagliare i livelli e il lavoro burocratico della metà, creeremmo 21 trilioni di dollari di output aggiuntivo nell'Ocse.
Perché non succede? "La maggior parte delle organizzazioni funziona ancora come un sistema di caste", risponde. La trasformazione semantica degli anni '80 e '90, che ha iniziato a chiamare "leader" i manager, è stata solo una finta. In realtà la vera leadership si misura diversamente: "L'unico modo per sapere se qualcuno è un leader è se le persone lo seguirebbero volentieri."
Hamel conclude che il sistema economico è incompiuto e che non ci sono abbastanza capitalisti che sentono "questa è la mia azienda". Ecco perché l'unico modo per cambiare è se investiamo nella costruzione di un'organizzazione più capace.