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"Tre corpi della Striscia di Gaza restituiti, ma la tregua è ancora sotto attacco"
I tre cadaveri degli ostaggi israeliani ritrovati nella zona dell'Idf sono stati consegnati dalla Hamas, ma la calma è ancora lontana. La striscia di Gaza continua a essere un teatro di scontri e tensioni tra Israele e i militanti della Hamas.
La nebbia di sospetto che avvolge la tregua di Gaza sembra non aversi spenta, con il governo israeliano che rifiuta di concedere un lasciapassare ai miliziani della Hamas che sono nascosti nei tunnel a Rafah. La proposta è stata avanzata dagli Stati Uniti durante i negoziati, ma gli Israeli sembrano indifesi.
La reiterazione delle accuse del Centcom Usa contro i militanti di Hamas non sembra aver avuto effetto, e la Hamas continua a sostenere che i suoi combattenti non hanno commesso saccheggi in campo aperto. La critica del segretario di Stato americano Marco Rubio è stata vista come una falsa accusa dalle fondamenta.
La tensione si accresce con il piano di pace presentato dall'amministrazione Trump, che prevede la costruzione di aree residenziali nella metà orientale della Striscia. Il piano è stato accolto con gelo dai Paesi arabi e musulmani, che si riuniranno a Istanbul per discutere del futuro della tregua.
La Forza internazionale di Stabilizzazione prevista dal piano non sembra essere ancora composta, e il governo di Benyamin Netanyahu ha minacciato di usare il "diritto alla difesa" contro il Libano se il governo di Beirut non provvederà a disarmare Hezbollah. Il premier israeliano ha anche esternato la sua disapprovazione per un video che mostrava gli abusi nel carcere di Sde Teiman, definendolo l'"attacco d'immagine più grave" subito dall'State di Israele.
La situazione nella Striscia di Gaza sembra ancora molto tesa e complessa, e non sembrano esserci segni di calma.
I tre cadaveri degli ostaggi israeliani ritrovati nella zona dell'Idf sono stati consegnati dalla Hamas, ma la calma è ancora lontana. La striscia di Gaza continua a essere un teatro di scontri e tensioni tra Israele e i militanti della Hamas.
La nebbia di sospetto che avvolge la tregua di Gaza sembra non aversi spenta, con il governo israeliano che rifiuta di concedere un lasciapassare ai miliziani della Hamas che sono nascosti nei tunnel a Rafah. La proposta è stata avanzata dagli Stati Uniti durante i negoziati, ma gli Israeli sembrano indifesi.
La reiterazione delle accuse del Centcom Usa contro i militanti di Hamas non sembra aver avuto effetto, e la Hamas continua a sostenere che i suoi combattenti non hanno commesso saccheggi in campo aperto. La critica del segretario di Stato americano Marco Rubio è stata vista come una falsa accusa dalle fondamenta.
La tensione si accresce con il piano di pace presentato dall'amministrazione Trump, che prevede la costruzione di aree residenziali nella metà orientale della Striscia. Il piano è stato accolto con gelo dai Paesi arabi e musulmani, che si riuniranno a Istanbul per discutere del futuro della tregua.
La Forza internazionale di Stabilizzazione prevista dal piano non sembra essere ancora composta, e il governo di Benyamin Netanyahu ha minacciato di usare il "diritto alla difesa" contro il Libano se il governo di Beirut non provvederà a disarmare Hezbollah. Il premier israeliano ha anche esternato la sua disapprovazione per un video che mostrava gli abusi nel carcere di Sde Teiman, definendolo l'"attacco d'immagine più grave" subito dall'State di Israele.
La situazione nella Striscia di Gaza sembra ancora molto tesa e complessa, e non sembrano esserci segni di calma.