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I cieli dei Paesi Baltici, un teatro di guerra sempre più intenso. Gli Eurofighter Typhoon italiani sono tra i principali attori a difesa dell'Europa, impegnati nella missione Nato Enhanced Air Policing. La loro base ad Ämari, in Estonia, è il centro di operazioni per la protezione dello spazio aereo della regione.
In questi giorni, si sono intensificate le azioni di disturbo delle forze russie e gli Eurofighter italiani hanno dovuto affrontare una serie di faccia a faccia con i jet russi. Secondo la Nato, i caccia italiani sono stati più volte allertati per identificare e seguire assetti russi in avvicinamento ai corridoi aerei internazionali della regione baltica.
Le immagini mostrano diversi tipi di aerei russi coinvolti, tra cui un Su-24 Fencer e un aereo da addestramento russo Tu-134UBL scortato da una coppia di caccia Su-35. Tutto ciò è avvenuto nello spazio aereo internazionale, seguendo le procedure standard.
La missione Air Policing e Eastern Sentry sono state rafforzate per garantire una maggiore flessibilità nel reagire a potenziali violazioni dello spazio aereo o comportamenti non sicuri. Gli Eurofighter italiani contribuiscono regolarmente alla Baltic Air Policing da oltre un decennio e l'ultima serie di scramble conferma la continua importanza di questa missione.
Ma come funzionano le regole di ingaggio in volo? Quando un velivolo entra nello spazio aereo controllato dalla Nato senza identificarsi correttamente, non risponde ai controllori di volo o mostra un comportamento anomalo, si attiva lo scramble. Il decollo immediato dei caccia intercettori incaricati della difesa aerea è l'obiettivo.
Le regole di ingaggio Nato sono in gran parte classificate, ma le procedure generali sono note grazie a documenti pubblici e alle prassi dell'Alleanza Atlantica. Il primo obiettivo di uno scramble è identificare il velivolo sospetto. I caccia vengono diretti dal Combined Air Operations Centre (CAOC) dell'Alleanza atlantica per raggiungere rapidamente l'aereo non cooperante.
Se l'aeromobile non risponde, gli aerei Nato procedono a una intercettazione visiva, affiancandosi al velivolo e utilizzando segnali riconosciuti internazionalmente. Quando il comportamento del velivolo continua a essere ambiguo o potenzialmente pericoloso, il comando può autorizzare una forma di compellence.
Tutte queste azioni sono attentamente coordinate per evitare incidenti e mantenere la sicurezza dello spazio aereo. Le parti più sensibili delle regole di ingaggio Nato rimangono classificate, in particolare quelle relative all'uso della forza.
In questi giorni, si sono intensificate le azioni di disturbo delle forze russie e gli Eurofighter italiani hanno dovuto affrontare una serie di faccia a faccia con i jet russi. Secondo la Nato, i caccia italiani sono stati più volte allertati per identificare e seguire assetti russi in avvicinamento ai corridoi aerei internazionali della regione baltica.
Le immagini mostrano diversi tipi di aerei russi coinvolti, tra cui un Su-24 Fencer e un aereo da addestramento russo Tu-134UBL scortato da una coppia di caccia Su-35. Tutto ciò è avvenuto nello spazio aereo internazionale, seguendo le procedure standard.
La missione Air Policing e Eastern Sentry sono state rafforzate per garantire una maggiore flessibilità nel reagire a potenziali violazioni dello spazio aereo o comportamenti non sicuri. Gli Eurofighter italiani contribuiscono regolarmente alla Baltic Air Policing da oltre un decennio e l'ultima serie di scramble conferma la continua importanza di questa missione.
Ma come funzionano le regole di ingaggio in volo? Quando un velivolo entra nello spazio aereo controllato dalla Nato senza identificarsi correttamente, non risponde ai controllori di volo o mostra un comportamento anomalo, si attiva lo scramble. Il decollo immediato dei caccia intercettori incaricati della difesa aerea è l'obiettivo.
Le regole di ingaggio Nato sono in gran parte classificate, ma le procedure generali sono note grazie a documenti pubblici e alle prassi dell'Alleanza Atlantica. Il primo obiettivo di uno scramble è identificare il velivolo sospetto. I caccia vengono diretti dal Combined Air Operations Centre (CAOC) dell'Alleanza atlantica per raggiungere rapidamente l'aereo non cooperante.
Se l'aeromobile non risponde, gli aerei Nato procedono a una intercettazione visiva, affiancandosi al velivolo e utilizzando segnali riconosciuti internazionalmente. Quando il comportamento del velivolo continua a essere ambiguo o potenzialmente pericoloso, il comando può autorizzare una forma di compellence.
Tutte queste azioni sono attentamente coordinate per evitare incidenti e mantenere la sicurezza dello spazio aereo. Le parti più sensibili delle regole di ingaggio Nato rimangono classificate, in particolare quelle relative all'uso della forza.