VoceDiTrapani
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Due giornate di piazza, due volti simbolici. Francesca Albanese e Greta Thunberg si incontrano in Genova per sostenere lo sciopero generale e la manifestazione nazionale per la Palestina domani a Roma. Un segnale del peso politico e mediatico che accompagna una mobilitazione "a rischio elevato", soprattutto dopo il precedente di Bologna.
Lo sciopero generale indetto da Cobas e sostenuto dall'Usb si propone come un evento di massa contro la manovra, la guerra, il riarmo e a favore della Palestina. Ma la partecipazione di figure "globali" ha già generato tensioni. A Roma, davanti alla stazione Termini, è apparso un murale dell'artista aleXsandro Palombo con Thunberg e Albanese in uniforme color kaki, kefiah al collo e casco Onu, abbracciate alle spalle dalla sagoma di un miliziano di Hamas. Un'opera che richiama la pratica di Hamas di utilizzare civili come scudi umani, rilanciando il dibattito sul ruolo dell'attivismo occidentale nei conflitti e il rischio di strumentalizzazione.
La giornata di oggi sarà caratterizzata da piazze attive che coprono l'intero Paese, ma domani Roma sarà l'epicentro della manifestazione nazionale per la Palestina. Il dispositivo di sicurezza messo in campo dalla Questura prevede centinaia di agenti, unità mobili nei punti chiave e percorsi separati per evitare incroci con ambasciate e obiettivi sensibili.
L'obiettivo è evitare che "frange minute" legate a centri sociali, anarchici e movimenti antagonisti inquinino il diritto a manifestare. Ma la tensione è palpabile: pronti a mettere in campo 'azioni estemporanee', magari con le stesse modalità come quelle di Bologna.
I controlli riguarderanno non solo gli accessi al corteo, ma anche stazioni, snodi della mobilità e aree esposte. L'attenzione sarà massima sui tratti sensibili del percorso verso San Giovanni e sugli incroci con sedi istituzionali e diplomatiche.
E allora, cosa aspettiamo? Due giornate di piazza, due volti simbolici, ma anche una mobilitazione che richiede attenzione e riflessione.
Lo sciopero generale indetto da Cobas e sostenuto dall'Usb si propone come un evento di massa contro la manovra, la guerra, il riarmo e a favore della Palestina. Ma la partecipazione di figure "globali" ha già generato tensioni. A Roma, davanti alla stazione Termini, è apparso un murale dell'artista aleXsandro Palombo con Thunberg e Albanese in uniforme color kaki, kefiah al collo e casco Onu, abbracciate alle spalle dalla sagoma di un miliziano di Hamas. Un'opera che richiama la pratica di Hamas di utilizzare civili come scudi umani, rilanciando il dibattito sul ruolo dell'attivismo occidentale nei conflitti e il rischio di strumentalizzazione.
La giornata di oggi sarà caratterizzata da piazze attive che coprono l'intero Paese, ma domani Roma sarà l'epicentro della manifestazione nazionale per la Palestina. Il dispositivo di sicurezza messo in campo dalla Questura prevede centinaia di agenti, unità mobili nei punti chiave e percorsi separati per evitare incroci con ambasciate e obiettivi sensibili.
L'obiettivo è evitare che "frange minute" legate a centri sociali, anarchici e movimenti antagonisti inquinino il diritto a manifestare. Ma la tensione è palpabile: pronti a mettere in campo 'azioni estemporanee', magari con le stesse modalità come quelle di Bologna.
I controlli riguarderanno non solo gli accessi al corteo, ma anche stazioni, snodi della mobilità e aree esposte. L'attenzione sarà massima sui tratti sensibili del percorso verso San Giovanni e sugli incroci con sedi istituzionali e diplomatiche.
E allora, cosa aspettiamo? Due giornate di piazza, due volti simbolici, ma anche una mobilitazione che richiede attenzione e riflessione.