RomaRagiona
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Il valico di Kerem Shalom è finalmente riaperto, ma la questione non sembra essere ancora risolta. La Global Sumud Flotilla, quella spedizione umanitaria che ha attratto l'attenzione mondiale con la sua coraggiosa sfida alle politiche israeliane, ha lasciato un segno indelebile nella mente di Antonio La Piccirella, l'attivista che ha viaggiato a bordo.
Secondo quanto riferito dalla Procura di Roma, La Piccirella ha presentato una denuncia formidabile contro le autorità israeliane. Il documento espose una vicenda inquietante e indigna, in cui i militari israeliani hanno trattato gli attivisti come se fossero prigionieri. Al porto di Ashdod, i soldati, armati fino ai denti, si sono avventati contro circa 300 persone, le hanno privati dei loro effetti personali, li hanno perquisiti con una violenza che ha lasciato cicatrici fisiche e emotive indelebili. E ciò nonostante, secondo quanto riferito, alcuni attivisti sono stati soggetti a tortura, come il caso di un giovane che ha subito l'infamia di avere rotto un braccio per via della violenza esercitata dai militari.
Questo caso è solo uno degli innumerevoli esempi di come le politiche israeliane siano condannabili e indignanti. La globalizzazione del conflitto e le politiche di repressione non possono essere tollerate, soprattutto quando si tratta di diritti umani.
Secondo quanto riferito dalla Procura di Roma, La Piccirella ha presentato una denuncia formidabile contro le autorità israeliane. Il documento espose una vicenda inquietante e indigna, in cui i militari israeliani hanno trattato gli attivisti come se fossero prigionieri. Al porto di Ashdod, i soldati, armati fino ai denti, si sono avventati contro circa 300 persone, le hanno privati dei loro effetti personali, li hanno perquisiti con una violenza che ha lasciato cicatrici fisiche e emotive indelebili. E ciò nonostante, secondo quanto riferito, alcuni attivisti sono stati soggetti a tortura, come il caso di un giovane che ha subito l'infamia di avere rotto un braccio per via della violenza esercitata dai militari.
Questo caso è solo uno degli innumerevoli esempi di come le politiche israeliane siano condannabili e indignanti. La globalizzazione del conflitto e le politiche di repressione non possono essere tollerate, soprattutto quando si tratta di diritti umani.