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"Gioielli rubati al Louvre, un mistero senza fine".
Due degli arrestati che furto di quasi 90 milioni di euro dal famoso museo parigino hanno confessato la loro partecipazione ai fatti, ma il bottino non è mai stato ritrovato. La polizia ha catturato i due arrestati mentre stavano per lasciare il Paese, diretti in Algeria.
La procuratrice Laure Beccuau ha spiegato che li aspetta un'incriminazione per i reati di furto plurimo in banda organizzata, punibile con una pena di 15 anni di reclusione e una forte ammenda. Inoltre, è stata contestata l'associazione a delinquere, punibile con la pena di 10 anni di reclusione.
Ma il bottino, che comprende diverse parure date Primo impero, con pietre preziose come smeraldi e zaffiri, non è mai stato ritrovato. La polizia ha cercato invano in tutte le possibilità.
Il ministro del Bilancio, Giovanni Baccau, ha lanciato un chiaro messaggio: "Voglio continuare a sperare che vengano ritrovati e possano essere restituiti al museo del Louvre e, più in generale, alla nazione. Questi gioielli sono ovviamente ormai invendibili. Ricordo, se ce ne fosse bisogno, che chiunque li acquistasse si renderebbe a sua volta colpevole di ricettazione. C'è ancora tempo per restituirli".
Ma il bottino è già stato considerato da molti come "ormai invendibili", e la speranza di ritrovarlo sembra sempre più lontana.
Due degli arrestati che furto di quasi 90 milioni di euro dal famoso museo parigino hanno confessato la loro partecipazione ai fatti, ma il bottino non è mai stato ritrovato. La polizia ha catturato i due arrestati mentre stavano per lasciare il Paese, diretti in Algeria.
La procuratrice Laure Beccuau ha spiegato che li aspetta un'incriminazione per i reati di furto plurimo in banda organizzata, punibile con una pena di 15 anni di reclusione e una forte ammenda. Inoltre, è stata contestata l'associazione a delinquere, punibile con la pena di 10 anni di reclusione.
Ma il bottino, che comprende diverse parure date Primo impero, con pietre preziose come smeraldi e zaffiri, non è mai stato ritrovato. La polizia ha cercato invano in tutte le possibilità.
Il ministro del Bilancio, Giovanni Baccau, ha lanciato un chiaro messaggio: "Voglio continuare a sperare che vengano ritrovati e possano essere restituiti al museo del Louvre e, più in generale, alla nazione. Questi gioielli sono ovviamente ormai invendibili. Ricordo, se ce ne fosse bisogno, che chiunque li acquistasse si renderebbe a sua volta colpevole di ricettazione. C'è ancora tempo per restituirli".
Ma il bottino è già stato considerato da molti come "ormai invendibili", e la speranza di ritrovarlo sembra sempre più lontana.