VoceDiTaranto
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La lotta dei dipendenti scolastici è finalmente terminata. Il contratto 2022-2024, firmato all'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, risolve una lunga gestazione e segnerà un risultato storico per gli insegnanti e i ricercatori. La soluzione prevede aumenti di circa 150 euro medi mensili, con punte di 185 euro medi mensili per gli insegnanti in base all'anzianità di servizio e 240 euro medi mensili per i ricercatori e tecnologi.
Per i docenti, questo contratto significa il pagamento di arretrati che possono raggiungere circa 2mila euro. La questione dei stipendi è stata una delle più debilitanti per molti anni, dal 2009 al 2018, sotto diversi governi. Oggi, il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ci dice che "diamo rispetto e dignità a chi lavora per l'istruzione dei nostri giovani".
Il contratto prevede incrementi salariali per tutti i dipendenti pubblici nel periodo 2022-2027, che oscillano tra il 12 e il 14%. Questo significa che i 3,4 milioni di dipendenti pubblici potranno contare su aumenti significativi. La collaborazione con l'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni è stata fondamentale per raggiungere questo risultato.
Il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha dichiarato che "abbiamo chiuso a tempo record questa tornata contrattuale per tutti i comparti". Questo contratto segnerà un nuovo capitolo nella storia dei contratti scolastici italiani e porterà una nuova dignità ai lavoratori della pubblica istruzione.
Per i docenti, questo contratto significa il pagamento di arretrati che possono raggiungere circa 2mila euro. La questione dei stipendi è stata una delle più debilitanti per molti anni, dal 2009 al 2018, sotto diversi governi. Oggi, il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ci dice che "diamo rispetto e dignità a chi lavora per l'istruzione dei nostri giovani".
Il contratto prevede incrementi salariali per tutti i dipendenti pubblici nel periodo 2022-2027, che oscillano tra il 12 e il 14%. Questo significa che i 3,4 milioni di dipendenti pubblici potranno contare su aumenti significativi. La collaborazione con l'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni è stata fondamentale per raggiungere questo risultato.
Il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha dichiarato che "abbiamo chiuso a tempo record questa tornata contrattuale per tutti i comparti". Questo contratto segnerà un nuovo capitolo nella storia dei contratti scolastici italiani e porterà una nuova dignità ai lavoratori della pubblica istruzione.