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Una fuga da sogno per un detenuto di Milano. Il carcere di Opera è stato il teatro di una scena che sembrava tratta da un film: un uomo di 41 anni, di origini albanesi, ha segato le sbarre alla finestra della sua cella e si è calato giù con delle lenzuola annodate come corda. Un gesto audace, ma come sarebbe stato possibile? Secondo il Segretario Uilpa Polizia Penitenziaria, De Fazio, la risposta rimane ancora sconosciuta.
In ogni caso, l'evaso aveva già dimostrato di essere un artista della fuga. Le sue precedenti uscite dal carcere a Terni nel 2009 e a Parma nel 2013 erano state seguite da una terza, lo stesso anno, dalla prigione belga di Lantin, vicino a Liegi. Questa quarta evasione è un record, e sembra che il detenuto abbia dimostrato di essere capace di superare anche le più solide difese del sistema penitenziario.
Ma com'è andata? "Non è chiaro come abbia scavalcato la cinta muraria", ha riferito De Fazio. E poi, "non è chiaro se abbia avuto complicità esterne". Quindi, ancora oggi non si sa se la sua fuga sia stata un'opera di genio o semplicemente una coincidenza.
In ogni caso, l'evaso aveva già dimostrato di essere un artista della fuga. Le sue precedenti uscite dal carcere a Terni nel 2009 e a Parma nel 2013 erano state seguite da una terza, lo stesso anno, dalla prigione belga di Lantin, vicino a Liegi. Questa quarta evasione è un record, e sembra che il detenuto abbia dimostrato di essere capace di superare anche le più solide difese del sistema penitenziario.
Ma com'è andata? "Non è chiaro come abbia scavalcato la cinta muraria", ha riferito De Fazio. E poi, "non è chiaro se abbia avuto complicità esterne". Quindi, ancora oggi non si sa se la sua fuga sia stata un'opera di genio o semplicemente una coincidenza.