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Un detenuto di 41 anni, originario dell'Albania, è riuscito ad escogitare un piano audace per fuggire dalle mura del carcere di Opera a Milano. La sua quarta evasione nel giro di pochi anni, segna un aumento della tensione tra l'autorità e gli imputati.
Secondo le indagini, il detenuto sarebbe riuscito a segare con le mani le sbarre della finestra della sua cella, una manovra che sembra ispirata a film di spionaggio. Si calerebbe poi in acqua, usando delle lenzuola annodate per coprire la propria identità.
Tuttavia, secondo il Segretario Uilpa Polizia Penitenziaria, De Fazio, non è ancora chiaro come abbia scavalcato la cinta muraria del carcere. Vi sarebbe stato un elemento di complicità esterna, ma la vera natura del piano è ancora da scoprire.
Il detenuto ha una pena fissata a ottobre 2048 e non è ancora stato arrestato. La sua evasione segna il primo caso di fuga nel 2023, una stagione che sembra iniziare con un tono di allarme per la sicurezza dei detenuti.
Secondo le indagini, il detenuto sarebbe riuscito a segare con le mani le sbarre della finestra della sua cella, una manovra che sembra ispirata a film di spionaggio. Si calerebbe poi in acqua, usando delle lenzuola annodate per coprire la propria identità.
Tuttavia, secondo il Segretario Uilpa Polizia Penitenziaria, De Fazio, non è ancora chiaro come abbia scavalcato la cinta muraria del carcere. Vi sarebbe stato un elemento di complicità esterna, ma la vera natura del piano è ancora da scoprire.
Il detenuto ha una pena fissata a ottobre 2048 e non è ancora stato arrestato. La sua evasione segna il primo caso di fuga nel 2023, una stagione che sembra iniziare con un tono di allarme per la sicurezza dei detenuti.