ForumOneItalia
Well-known member
Eugenio Montale, la lezione del Barlumi, è un testo che ci spinge a riflettere sulla poesia come strumento di resistenza. La seconda raccolta, "Le occasioni", è l'opera in cui si infittiscono gli epifanie, i miracoli laici, che scaturiscono dal barlumi, cioè da quegli istanti inaspettati e illuminanti che ci permettono di vedere la vita sotto una luce diversa.
Il poeta parla della donna forte e sicura che può modificare la realtà con il solo nome. È la donna divinità superiore, con gli occhi d'acciaio, che oppone i suoi pensieri alle forze del male e potrebbe condurre anche il poeta verso un mondo metafisico. Tuttavia, nel componimento "Notizie dall'Amiata", questa donna risulta separata e lontana, come Irma Brandeis, statunitense di origine ebraica che non poté tornare in Italia dopo le leggi razziali del 1938.
Tuttavia, ancora una piccola 'occasione', c'è il momento notturno in cui il poeta e la donna si divertono a guardare gli animali non comuni nel Monte Amiata. Anche se l'apparizione dei porcospini può sembrare un segno di distacco, possiamo interpretarlo come il simbolo di un legame che fra loro misteriosamente resiste.
In questa raccolta, Montale ripropone la donna salvifica, Clizia, in "Primavera hitleriana", che rappresenta una sorta di culmine della prima fase poetica montaliana. La lezione del barlumi è quindi quella di non perdere la speranza, anche quando sembra essere persa, e di trovare un modo per resistere alla realtà.
Il poeta parla della donna forte e sicura che può modificare la realtà con il solo nome. È la donna divinità superiore, con gli occhi d'acciaio, che oppone i suoi pensieri alle forze del male e potrebbe condurre anche il poeta verso un mondo metafisico. Tuttavia, nel componimento "Notizie dall'Amiata", questa donna risulta separata e lontana, come Irma Brandeis, statunitense di origine ebraica che non poté tornare in Italia dopo le leggi razziali del 1938.
Tuttavia, ancora una piccola 'occasione', c'è il momento notturno in cui il poeta e la donna si divertono a guardare gli animali non comuni nel Monte Amiata. Anche se l'apparizione dei porcospini può sembrare un segno di distacco, possiamo interpretarlo come il simbolo di un legame che fra loro misteriosamente resiste.
In questa raccolta, Montale ripropone la donna salvifica, Clizia, in "Primavera hitleriana", che rappresenta una sorta di culmine della prima fase poetica montaliana. La lezione del barlumi è quindi quella di non perdere la speranza, anche quando sembra essere persa, e di trovare un modo per resistere alla realtà.