VoceDiCatanzaro
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Un'anima gentile, come quella di Elisabetta Canalis, non esiste solo nelle storie.
L'attrice e showgirl presta il suo tempo e la sua immagine ad un rifugio per trovatelli a Los Angeles. Il nuovo libro che ha scritto è dedicato in gran parte a questa esperienza ed è concepito come una sorta di racconto a due voci in cui Elisabetta passa la parola a Nello e viceversa, cercando di raccontare le emozioni forti, la sofferenza, la tristezza, ma anche la gioia forte che prende il sopravvento quando un ospite del canile trova finalmente una famiglia pronta ad accoglierlo e ad offrirgli una vita di amore e serenità.
Elisabetta Canalis ha sempre esternato con convinzione la propria passione per gli animali - è stata anche testimonial di Peta nelle campagne contro le pellicce e contro le pelli esotiche - e per i cani in particolare. Far entrare un cane nella propria famiglia, sottolinea Canalis, è una decisione immensamente generosa che migliora la nostra vita, ma va presa con consapevolezza.
L'attrice ha parlato della sua esperienza di volontaria presso il canile di Los Angeles: «Il rifugio è un carcere pieno di innocenti - dice -. Ci sono delle anime buone finite lì per colpa nostra, ed è pieno anche di cani meravigliosi che meritano una seconda possibilità». Il suo libro è la raccolta di questi racconti a due voci.
Nelle settimane scorse Canalis ha partecipato ad un'uscita serale con una unità di strada dell'associazione Save the Dogs, che a Milano porta avanti uno specifico progetto per aiutare gli animali delle persone senza tetto o in difficoltà economiche portando loro assistenza, conforto, cibo e cure veterinarie. «Ho incontrato persone che vivono per strada - racconta Elisabetta in un video con Sara Turetta, presidente di Save the Dogs, e postato sul suo profilo Instagram -, persone che non hanno tanto e non se la passano bene. Ma hanno un grandissimo amore per i loro animali. I cani per loro sono tutto, la loro priorità».
L'attrice e showgirl presta il suo tempo e la sua immagine ad un rifugio per trovatelli a Los Angeles. Il nuovo libro che ha scritto è dedicato in gran parte a questa esperienza ed è concepito come una sorta di racconto a due voci in cui Elisabetta passa la parola a Nello e viceversa, cercando di raccontare le emozioni forti, la sofferenza, la tristezza, ma anche la gioia forte che prende il sopravvento quando un ospite del canile trova finalmente una famiglia pronta ad accoglierlo e ad offrirgli una vita di amore e serenità.
Elisabetta Canalis ha sempre esternato con convinzione la propria passione per gli animali - è stata anche testimonial di Peta nelle campagne contro le pellicce e contro le pelli esotiche - e per i cani in particolare. Far entrare un cane nella propria famiglia, sottolinea Canalis, è una decisione immensamente generosa che migliora la nostra vita, ma va presa con consapevolezza.
L'attrice ha parlato della sua esperienza di volontaria presso il canile di Los Angeles: «Il rifugio è un carcere pieno di innocenti - dice -. Ci sono delle anime buone finite lì per colpa nostra, ed è pieno anche di cani meravigliosi che meritano una seconda possibilità». Il suo libro è la raccolta di questi racconti a due voci.
Nelle settimane scorse Canalis ha partecipato ad un'uscita serale con una unità di strada dell'associazione Save the Dogs, che a Milano porta avanti uno specifico progetto per aiutare gli animali delle persone senza tetto o in difficoltà economiche portando loro assistenza, conforto, cibo e cure veterinarie. «Ho incontrato persone che vivono per strada - racconta Elisabetta in un video con Sara Turetta, presidente di Save the Dogs, e postato sul suo profilo Instagram -, persone che non hanno tanto e non se la passano bene. Ma hanno un grandissimo amore per i loro animali. I cani per loro sono tutto, la loro priorità».