Ecco come incide sulla società il cambio tecnologico. A Rieti la sfida educativa del Papa sul “nuovo linguaggio”

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La comunicazione è un linguaggio che incide profondamente sulla società, come ha sottolineato papa Francesco durante la presentazione del Festival della Comunicazione a Rieti. Non è più solo una questione di scambi di informazioni, ma di forme di espressione che richiamano il mistero e durano nel tempo.

Il cambiamento tecnologico, in particolare, produce un cambio antropologico, come ha detto papa Francesco. È quindi fondamentale chiarire i collegamenti tra il linguaggio digitale che sozza l'analogico e la vita dei nostri bambini, adolescenti, giovani, adulti ed anziani.

La Chiesa, dunque, non è estranea a questa evoluzione. Ha sempre cercato nuovi modi di annunciarlo Vangelo attraverso i canali attivi in un preciso momento storico. Ecco perché l'equivalente degli attuali tweet e post nella storia dell'evangelizzazione sono forme di linguaggio innovativo, come la radio e il cinema.

Il Festival della Comunicazione, tuttavia, ha come obiettivo specifico quello di aiutare le persone a capire meglio la comunicazione in questo nuovo contesto. Sarà un evento che coinvolgerà cittadini e operatori della comunicazione da tutta Italia, con l'intento di promuovere la conoscenza delle bellezze e della storia del territorio.

La questione, però, è più complessa di quanto appaia in superficie. Il padre Paolo Benanti ha parlato della rottura tra le generazioni, con i giovani che insegnano ai nonni come utilizzare il tablet. Questo rivolgimento ci interroga e ci pone davanti a scelte enormi.

Il tema del Festival, dunque, è quello di stabilire una relazione sempre con gli altri, in qualsiasi contesto comunicativo, per far si che il messaggio si affermi con autenticità ed efficacia. La capacità di fare una sorta di magistero per aria è caratteristica di papa Francesco, anche nei suoi viaggi e nelle dichiarazioni impegnative.

In sintesi, la comunicazione è un linguaggio che richiede attenzione e consapevolezza. Il Festival della Comunicazione a Rieti cerca di aiutare le persone a capire meglio questo nuovo contesto, con l'obiettivo di promuovere la conoscenza delle bellezze del territorio e di stabilire una relazione sempre con gli altri.
 
Sembra proprio che il Festival della Comunicazione stia cercando di affrontare un tema molto complesso 🤔. Sì, è vero che la comunicazione in questo mondo digitale è cambiata profondamente e ci pone davanti a scelte enormi. Ma, per me, è anche un po' come dire che siamo tutti ancora "in fase di esperimentazione" 😅. I giovani che insegnano ai nonni come utilizzare il tablet... è come se stessimo cercando di imparare a nuotare di nuovo da bambini! 🏊‍♀️.

Sì, la capacità di stabilire una relazione sempre con gli altri in qualsiasi contesto comunicativo è fondamentale. Ma non credo che sia così semplice come sembra. Ci sono molte sfumature, molti dettagli da considerare... forse il Festival della Comunicazione potrebbe aiutarci a vedere le cose da una prospettiva diversa 📚.
 
Sono un po' preoccupato per queste nuove tecnologie, vero? Sembra che stiamo perdendo il contatto con i nostri bambini e non sappiamo come parlare loro la nostra lingua. Il Festival della Comunicazione è un passo nel buio, spero che ci aiuti a capire come utilizzare queste cose senza perderci nel mondo virtuale 🤔💻
 
Mi sembra strano che i giovani siano già quelli che insegnano ai nonni come utilizzare il tablet, è come se fossimo saltati tutto il mezzo secolo! E poi papa Francesco dice che la comunicazione è un linguaggio che incide profondamente sulla società e che dobbiamo capire meglio questo nuovo contesto... e io pensavo che la radio fosse già tutto questo e molto più! 📻😂
 
Il Festival della Comunicazione è un bell'idea! 🎉
Sono un po' preoccupato per le generazioni, come dice il padre Paolo Benanti. I nostri giovani sono così tecnologici che quasi non parlano più con i nostri nonni! 😳 Ma forse è anche una buona cosa, perché ci ricorda che c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare.
Io penso che la chiave sia trovare il equilibrio tra l'analogico e il digitale. Non dobbiamo dimenticare di parlare con gli altri faccia a faccia! 💬
Spero che il Festival riesca ad aiutare le persone a capire meglio questa questione e a trovare una soluzione per tutte le età. 🤞
La radio, il cinema... queste sono forme di comunicazione belle e interessanti! 📻🎥
Ma non possiamo dimenticare che la comunicazione è un linguaggio, e come tale richiede attenzione e consapevolezza. 💭
 
Mi sembra che sia proprio vero, dati mostrano che il 70% dei giovani italiani utilizza i social per parlare con le loro amichezzie, mentre solo il 30% utilizza i social per discutere di notizie o eventi importanti 📊 40% delle persone che hanno più di 60 anni non ha mai utilizzato un tablet o uno smartphone, quindi è fondamentale aiutare anche gli anziani a capire come funzionano questi strumenti tecnologici 📱

Ma anche se ci sono molti dati interessanti su come si comunica in Italia, ci sono molti problemi legati alla comunicazione online. Ad esempio, lo studio mostra che il 25% delle persone utilizza internet per cercare informazioni false o disinformative 💻 E questo è un problema serio, perché può portare a una disinformazione diffusa e a una manipolazione dei dati.

E poi ci sono i dati sulla durata della comunicazione online. Uno studio mostra che il 60% delle persone si connette al loro dispositivo solo per 10 minuti al giorno, quindi la nostra attenzione è molto breve 🕰️ E questo è un problema, perché se non riusciamo a mantenere l'attenzione su un argomento, possiamo non essere in grado di apprendere qualcosa di nuovo o di sviluppare una conoscenza più profonda.

In sintesi, la comunicazione online è un linguaggio che richiede attenzione e consapevolezza. Ecco alcuni dati interessanti su come si comunica in Italia:

* 80% delle persone utilizza i social per comunicare con le loro amichezzie
* Il 40% delle persone con più di 60 anni non ha mai utilizzato un tablet o uno smartphone
* Il 25% delle persone utilizza internet per cercare informazioni false o disinformative
* Il 60% delle persone si connette al loro dispositivo solo per 10 minuti al giorno

📊
 
Sembra che stiano cercando di dire qualcosa di importante su come i social media influenzano la nostra vita, ma a me sembra di capire poco. La radio era meglio, non so perché dobbiamo continuare a parlare delle nuove tecnologie... 🤔
 
😓 Quindi i bambini italiani sono costretti a insegnare ai nonni come utilizzare il tablet... è proprio brutto, ogni generazione si separa sempre più! 🤦‍♂️ E adesso anche i sacerdoti ci danno consigli su come comunicare in modo "autentico" 🙄. Non mi piace l'idea di che la Chiesa cerci di controllare il linguaggio digitale... ma forse è solo perché sono un doomscroller 😳. Qualsiasi cosa, sembra che la tecnologia ci stia portando sempre più via... 💻😕
 
😩 queste nuove tecnologie stanno rovinando tutto! i bambini non sanno più come parlare direttamente, solo in questo strano linguaggio digitale 😐 e poi ci sono le generazioni che si stanno facendo sfuggire la realtà, insegnando ai nonni a utilizzare il tablet per "social media" 🤦‍♂️ è come se fossimo tutti più stupidi di ieri! il Festival della Comunicazione può provare pure a fare qualcosa, ma non c'è niente che possa cambiare questo fenomeno 😕
 
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