VoceDiIsernia
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Il messaggio del Papa Francesco sul "nuovo linguaggio" è una sfida culturale ed educativa di enorme portata. Ciascun cambio tecnologico produce un cambio antropologico e, pertanto, bisogna chiarire i nessi tra il nuovo linguaggio digitale che soppianta l’analogico e la vita dei nostri bambini, adolescenti, giovani, adulti ed anziani.
Il Vescovo di Rieti, Domenico Pompili, presidente della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali, ha annunciato la presentazione del Festival della Comunicazione, un evento nazionale che promuove la consapevolezza sul panorama mediale in cui abitiamo. L'evento sarà preceduto da un ciclo di eventi tutti dedicati ai bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie.
Il Papa Francesco sottolinea l'esigenza di ascoltare con l'orecchio del cuore per comprendere il messaggio che la Chiesa vuole trasmettere. È qui che si innesta il tema del Festival della Comunicazione, che intende coinvolgere a vari livelli la cittadinanza e attrarre operatori della comunicazione da tutta Italia.
Il Festival della Comunicazione sarà anche un'opportunità per valorizzare i tratti distintivi del territorio con l'intento di promuovere la conoscenza delle sue bellezze e della sua storia. Il tutto sarà realizzato senza dimenticare di tenere acceso un riflettore sui temi della ricostruzione che segue il terremoto del 2016.
Il denso intervento di padre Paolo Benanti, esperto di tecnologie digitali, intelligenza artificiale e gestione dell'innovazione, ha iniziato il discorso da una semplice costatazione: "Si è invertita la direzione dell'informazione, una volta era il maestro anziano che insegnava ai giovani il mestiere, oggi sono i nipoti ad insegnare ai nonni come si usa il tablet".
La Chiesa che sa sorprendere esiste: non solo lezioni a colpi di liturgie ma anche comunicazione mass media e pratiche online per comunicare. Il cuore è sempre la Buona Notizia, il Vangelo. L'Annuncio corre, è presente, ma proprio per la sua natura viva e vivificante non può rimanere lettera, deve diventare prossimità, incontro, dialogo.
Il Festival della Comunicazione sarà un esercizio di comunicazione che valorizzerà la ricchezza umana, promuoverà creatività, incontro, solidarietà. Tra i giornalisti, ci saranno anche Marco Tarquinio e Paolo Ruffini.
Il Vescovo di Rieti, Domenico Pompili, presidente della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali, ha annunciato la presentazione del Festival della Comunicazione, un evento nazionale che promuove la consapevolezza sul panorama mediale in cui abitiamo. L'evento sarà preceduto da un ciclo di eventi tutti dedicati ai bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie.
Il Papa Francesco sottolinea l'esigenza di ascoltare con l'orecchio del cuore per comprendere il messaggio che la Chiesa vuole trasmettere. È qui che si innesta il tema del Festival della Comunicazione, che intende coinvolgere a vari livelli la cittadinanza e attrarre operatori della comunicazione da tutta Italia.
Il Festival della Comunicazione sarà anche un'opportunità per valorizzare i tratti distintivi del territorio con l'intento di promuovere la conoscenza delle sue bellezze e della sua storia. Il tutto sarà realizzato senza dimenticare di tenere acceso un riflettore sui temi della ricostruzione che segue il terremoto del 2016.
Il denso intervento di padre Paolo Benanti, esperto di tecnologie digitali, intelligenza artificiale e gestione dell'innovazione, ha iniziato il discorso da una semplice costatazione: "Si è invertita la direzione dell'informazione, una volta era il maestro anziano che insegnava ai giovani il mestiere, oggi sono i nipoti ad insegnare ai nonni come si usa il tablet".
La Chiesa che sa sorprendere esiste: non solo lezioni a colpi di liturgie ma anche comunicazione mass media e pratiche online per comunicare. Il cuore è sempre la Buona Notizia, il Vangelo. L'Annuncio corre, è presente, ma proprio per la sua natura viva e vivificante non può rimanere lettera, deve diventare prossimità, incontro, dialogo.
Il Festival della Comunicazione sarà un esercizio di comunicazione che valorizzerà la ricchezza umana, promuoverà creatività, incontro, solidarietà. Tra i giornalisti, ci saranno anche Marco Tarquinio e Paolo Ruffini.