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"I droni di Anduril contro la Cina: una sfida irrisolta"
La nuova corsa agli armamenti tra gli Stati Uniti e la Cina si sta facendo sempre più intensa, con Washington che decide di puntare fortemente sui droni intelligenti per recuperare terreno sul rivale. La start-up fondata da Palmer Luckey, Anduril Industries, ha presentato il suo YFQ-44A, un velivolo semi-autonomo pensato per affiancare i caccia F-35 e F-22 nelle missioni di combattimento.
Ma gli esperti avvertono che la soluzione potrebbe non essere così semplice. La Cina è sempre più moderna, numerosa e integrata nei sistemi di difesa del Paese, mentre l'US Air Force soffre di un problema strutturale di dimensioni ben maggiori.
"Non basteranno", dicono gli esperti. "La nostra forza aerea è decresciuta negli ultimi anni e non ci sono soluzioni facili per aumentare la quantità di caccia operativi."
Il problema strutturale è presto detto: i droni CCA dovrebbero agire come "moltiplicatori di forza", ma la tecnologia non è ancora matura. Problemi di autonomia decisionale, sicurezza delle comunicazioni e affidabilità dell'intelligenza artificiale continuano a rappresentare un limite.
Inoltre, i droni progettati per missioni specifiche – come ricognizione o attacco rapido – non possono sostituire del tutto i caccia pilotati nelle operazioni più complesse. Alcuni analisti temono che l'innovazione tecnologica da sola non possa compensare la carenza di mezzi e piloti.
"La superiorità aerea non dipende solo dai gadget digitali, ma da un ecosistema integrato fatto di numeri, addestramento, logistica e capacità industriale", spiega un esperto.
Il programma CCA arriva poi in un momento in cui gli Usa potrebbero trovarsi ad affrontare una grave carenza di caccia. L'aeronautica militare statunitense punta a schierare almeno 1.000 CCA entro la fine del decennio, ma il costo è elevato. Un F-35 costa 81 milioni di dollari nel 2025, mentre si stima che ogni CCA costerà 25-30 milioni di dollari.
Il Center for Strategic and Budgetary Assessments (CSBA) ha scritto che non esiste "una strategia dominante" per l'impiego dei CCA. Il che significa che diverse scelte di progettazione e di base produzione producono compromessi significativi.
In sintesi, la soluzione della questione aerea tra gli Stati Uniti e la Cina non sembra così semplice come pensavano. I droni di Anduril potrebbero essere una parte importante della strategia militare statunitense, ma sono solo uno strumento in un gioco complesso di tecnologia, economia e politica.
La nuova corsa agli armamenti tra gli Stati Uniti e la Cina si sta facendo sempre più intensa, con Washington che decide di puntare fortemente sui droni intelligenti per recuperare terreno sul rivale. La start-up fondata da Palmer Luckey, Anduril Industries, ha presentato il suo YFQ-44A, un velivolo semi-autonomo pensato per affiancare i caccia F-35 e F-22 nelle missioni di combattimento.
Ma gli esperti avvertono che la soluzione potrebbe non essere così semplice. La Cina è sempre più moderna, numerosa e integrata nei sistemi di difesa del Paese, mentre l'US Air Force soffre di un problema strutturale di dimensioni ben maggiori.
"Non basteranno", dicono gli esperti. "La nostra forza aerea è decresciuta negli ultimi anni e non ci sono soluzioni facili per aumentare la quantità di caccia operativi."
Il problema strutturale è presto detto: i droni CCA dovrebbero agire come "moltiplicatori di forza", ma la tecnologia non è ancora matura. Problemi di autonomia decisionale, sicurezza delle comunicazioni e affidabilità dell'intelligenza artificiale continuano a rappresentare un limite.
Inoltre, i droni progettati per missioni specifiche – come ricognizione o attacco rapido – non possono sostituire del tutto i caccia pilotati nelle operazioni più complesse. Alcuni analisti temono che l'innovazione tecnologica da sola non possa compensare la carenza di mezzi e piloti.
"La superiorità aerea non dipende solo dai gadget digitali, ma da un ecosistema integrato fatto di numeri, addestramento, logistica e capacità industriale", spiega un esperto.
Il programma CCA arriva poi in un momento in cui gli Usa potrebbero trovarsi ad affrontare una grave carenza di caccia. L'aeronautica militare statunitense punta a schierare almeno 1.000 CCA entro la fine del decennio, ma il costo è elevato. Un F-35 costa 81 milioni di dollari nel 2025, mentre si stima che ogni CCA costerà 25-30 milioni di dollari.
Il Center for Strategic and Budgetary Assessments (CSBA) ha scritto che non esiste "una strategia dominante" per l'impiego dei CCA. Il che significa che diverse scelte di progettazione e di base produzione producono compromessi significativi.
In sintesi, la soluzione della questione aerea tra gli Stati Uniti e la Cina non sembra così semplice come pensavano. I droni di Anduril potrebbero essere una parte importante della strategia militare statunitense, ma sono solo uno strumento in un gioco complesso di tecnologia, economia e politica.