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**Tumore chirurgico: un errore devastante che porta la morte**
Ieri, una famiglia americana si è unita all'orribile storia di Jeffrey Alan Fulcher, 58 anni, padre di tre figli, morto a causa di un errore commesso da medici durante un intervento chirurgico. Il 15 giugno 2022, l'uomo era stato ricoverato al Medical University of South Carolina (MUSC) per un intervento programmato di rimozione di una parte dell'esofago a seguito di una diagnosi di carcinoma.
Durante la procedura, la lama del divaricatore è "caduta o è stata posizionata" all'interno della sua cavità addominale. Secondo i documenti legali della causa intentata dalla famiglia, il chirurgo, il dottor Ian Rosenzweig, "non è riuscito a vedere o rimuovere" lo strumento prima di chiudere l'incisione.
Nonostante l'errore, i documenti della sala operatoria, incredibilmente, riportavano che le infermiere avevano contato tutti gli strumenti prima e dopo l'intervento, confermando che nulla mancava all'appello. Ma il dolore iniziò a manifestarsi il giorno successivo, con Fulcher che lamentava forti dolori all'addome.
I medici liquidarono i sintomi, stabilendo che stava "facendo bene". Ma la famiglia notò un netto declino delle condizioni di Fulcher, con una frequenza cardiaca costantemente sopra i 100 battiti al minuto e l'addome gonfio. Solo cinque giorni dopo l'intervento iniziale, fu ordinata una radiografia che rivelò la presenza della lama.
Nonostante ciò, secondo la causa intentata dalla famiglia, sono passate più di sei ore prima che Fulcher fosse riportato in sala operatoria. Quando i chirurghi lo hanno riaperto, Fulcher era già in shock settico perché la lama aveva perforato il colon. I medici dovettero eseguire una laparotomia esplorativa d'urgenza, rimuovendo l'intero colon ormai in necrosi.
Le condizioni di Fulcher erano così instabili che una seconda procedura per verificare un'ischemia intestinale era stata necessaria ma ormai per l'uomo non c'era più nulla da fare. Sei giorni dopo il primo intervento, il 21 giugno 2022, Jeffrey Fulcher è morto. La causa del decesso è stata determinata come sepsi, peritonite e perforazione del colon, causate dallo strumento lasciato nel suo corpo.
La famiglia ha accusato l'ospedale MUSC di "negligenza grave, incuria e imprudenza". Il fondo assicurativo dello Stato ha quindi disposto il pagamento di 1 milione di dollari alla tenuta di Fulcher per chiudere la vicenda. Questa sentenza non è che un esempio di come l'errore possa portare a conseguenze devastanti e come sia importante vigilare sempre sulla sicurezza dei pazienti durante gli interventi chirurgici.
Ieri, una famiglia americana si è unita all'orribile storia di Jeffrey Alan Fulcher, 58 anni, padre di tre figli, morto a causa di un errore commesso da medici durante un intervento chirurgico. Il 15 giugno 2022, l'uomo era stato ricoverato al Medical University of South Carolina (MUSC) per un intervento programmato di rimozione di una parte dell'esofago a seguito di una diagnosi di carcinoma.
Durante la procedura, la lama del divaricatore è "caduta o è stata posizionata" all'interno della sua cavità addominale. Secondo i documenti legali della causa intentata dalla famiglia, il chirurgo, il dottor Ian Rosenzweig, "non è riuscito a vedere o rimuovere" lo strumento prima di chiudere l'incisione.
Nonostante l'errore, i documenti della sala operatoria, incredibilmente, riportavano che le infermiere avevano contato tutti gli strumenti prima e dopo l'intervento, confermando che nulla mancava all'appello. Ma il dolore iniziò a manifestarsi il giorno successivo, con Fulcher che lamentava forti dolori all'addome.
I medici liquidarono i sintomi, stabilendo che stava "facendo bene". Ma la famiglia notò un netto declino delle condizioni di Fulcher, con una frequenza cardiaca costantemente sopra i 100 battiti al minuto e l'addome gonfio. Solo cinque giorni dopo l'intervento iniziale, fu ordinata una radiografia che rivelò la presenza della lama.
Nonostante ciò, secondo la causa intentata dalla famiglia, sono passate più di sei ore prima che Fulcher fosse riportato in sala operatoria. Quando i chirurghi lo hanno riaperto, Fulcher era già in shock settico perché la lama aveva perforato il colon. I medici dovettero eseguire una laparotomia esplorativa d'urgenza, rimuovendo l'intero colon ormai in necrosi.
Le condizioni di Fulcher erano così instabili che una seconda procedura per verificare un'ischemia intestinale era stata necessaria ma ormai per l'uomo non c'era più nulla da fare. Sei giorni dopo il primo intervento, il 21 giugno 2022, Jeffrey Fulcher è morto. La causa del decesso è stata determinata come sepsi, peritonite e perforazione del colon, causate dallo strumento lasciato nel suo corpo.
La famiglia ha accusato l'ospedale MUSC di "negligenza grave, incuria e imprudenza". Il fondo assicurativo dello Stato ha quindi disposto il pagamento di 1 milione di dollari alla tenuta di Fulcher per chiudere la vicenda. Questa sentenza non è che un esempio di come l'errore possa portare a conseguenze devastanti e come sia importante vigilare sempre sulla sicurezza dei pazienti durante gli interventi chirurgici.