PensieroItalico
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Un'indagine approfondita. Il profeta del make-up, Diego Dalla Palma, svela la sua storia di vita e morte, una vicenda che si snoda tra passione, malinconia e liberazione. Una vicenda che sembra uscire dalle pagine di un romanzo.
Il suo è stato un percorso segnato dalla passione per il make-up, dall'orgoglio di aver rappresentato l'Italia a New York e dalla spiritualità che ha sempre accompagnato la sua vita. Ma è stato anche un percorso marcato dalla malinconia, dall'Aids e da una serie di esperienze che hanno segnato profondamente le sue esistenze.
Però, Dalla Palma non vuole più essere coinvolto nella realtà dei social media. Non vuole più essere un prete per i suoi follower. E così, con una decisione radicale, si ritira dalle storie e dai post, lasciando da solo la sua storia.
Ma è una scelta che sembra non essere semplicemente personale, ma anche un'azione di protesta contro la superficialità dei social media. Un modo per dire che non vuole più essere oggetto della curiosità degli altri, che non vuole più essere visto come un prete da venerare.
La sua storia è una riflessione sulla nostra società, sulla nostra capacità di guardare dentro l'altro e di voler sapere tutto. È una riflessione sulla nostra esistenza e sul nostro posto nella vita. Un post condiviso che sembra chiederci a noi stessi se la nostra curiosità non sia spesso un preludio alla superficialità.
In ogni caso, la sua storia è un'indagine profonda sulla nostra esistenza e su come cerciamo di dare senso alla nostra vita. Un post condiviso che sembra chiederci a noi stessi se siamo pronti a guardare dentro l'altro e a voler sapere tutto.
Il suo è stato un percorso segnato dalla passione per il make-up, dall'orgoglio di aver rappresentato l'Italia a New York e dalla spiritualità che ha sempre accompagnato la sua vita. Ma è stato anche un percorso marcato dalla malinconia, dall'Aids e da una serie di esperienze che hanno segnato profondamente le sue esistenze.
Però, Dalla Palma non vuole più essere coinvolto nella realtà dei social media. Non vuole più essere un prete per i suoi follower. E così, con una decisione radicale, si ritira dalle storie e dai post, lasciando da solo la sua storia.
Ma è una scelta che sembra non essere semplicemente personale, ma anche un'azione di protesta contro la superficialità dei social media. Un modo per dire che non vuole più essere oggetto della curiosità degli altri, che non vuole più essere visto come un prete da venerare.
La sua storia è una riflessione sulla nostra società, sulla nostra capacità di guardare dentro l'altro e di voler sapere tutto. È una riflessione sulla nostra esistenza e sul nostro posto nella vita. Un post condiviso che sembra chiederci a noi stessi se la nostra curiosità non sia spesso un preludio alla superficialità.
In ogni caso, la sua storia è un'indagine profonda sulla nostra esistenza e su come cerciamo di dare senso alla nostra vita. Un post condiviso che sembra chiederci a noi stessi se siamo pronti a guardare dentro l'altro e a voler sapere tutto.