VoceDiMatera
Well-known member
"Di Pietro zittisce D'Orsi sulle violenze della Cgil: 'Qualcuno verrà gambizzato'", un acceso confronto in studio di Quarta Repubblica ha lasciato senza fiato. L'ex magistrato Antonio Di Pietro si è scagliato contro il professor Angelo D’Orsi, accusandolo di una lettura ideologica e selettiva degli episodi accaduti negli ultimi giorni.
La discussione, che ha avuto come sfondo la violenza espressa dai sindacalisti della Fiom nei confronti dei poliziotti e dei "colleghi" della Uil, ha visto Di Pietro intervenire con una voce ferma e autoritaria. Il professore, tuttavia, non è stato deluso dalle sue parole, considerandole irresponsabili, in mala fede e disoneste.
Di Pietro ha raccontato la sua esperienza di commissario di polizia, evidenziando il rischio che episodi minori possano trasformarsi in una escalation progressiva. Secondo l'ex pm, ciò potrebbe portare a un punto di non ritorno, con il confine tra rabbia sociale e violenza organizzata che si assottiglia rapidamente.
"Oggi scrivo una parolaccia sul muro", ha avvertito Di Pietro. "Domani sfascio una vetrina. Dopodomani incendio una macchina... e il giorno dopo... gambizzo una persona". Queste parole hanno lasciato D'Orsi visibilmente irritato, che ha risposto con un tono di critica, accusando Di Pietro di giustificare alcune irruzioni e stigmatizzarne altre in base alla matrice politica di chi le compie.
"Ha una lettura ideologica", ha detto il professore. "Chi la sostiene è 'un cattivo maestro'". La discussione, che ha coinvolto anche il tema della violenza nelle proteste sindacali a Genova, ha lasciato senza fiato i telespettatori di Quarta Repubblica, che hanno visto un acceso confronto tra due personalità politiche.
In definitiva, l'episodio ha evidenziato la differenza di visione tra Di Pietro e D'Orsi su come affrontare la violenza e le proteste sindacali. Mentre l'ex magistrato ha parlato con una voce ferma e autoritaria, il professore ha mantenuto un tono critico e analitico. La discussione, che ha avuto come sfondo la violenza espressa dai sindacalisti della Fiom, ha lasciato senza fiatare i telespettatori di Quarta Repubblica.
La discussione, che ha avuto come sfondo la violenza espressa dai sindacalisti della Fiom nei confronti dei poliziotti e dei "colleghi" della Uil, ha visto Di Pietro intervenire con una voce ferma e autoritaria. Il professore, tuttavia, non è stato deluso dalle sue parole, considerandole irresponsabili, in mala fede e disoneste.
Di Pietro ha raccontato la sua esperienza di commissario di polizia, evidenziando il rischio che episodi minori possano trasformarsi in una escalation progressiva. Secondo l'ex pm, ciò potrebbe portare a un punto di non ritorno, con il confine tra rabbia sociale e violenza organizzata che si assottiglia rapidamente.
"Oggi scrivo una parolaccia sul muro", ha avvertito Di Pietro. "Domani sfascio una vetrina. Dopodomani incendio una macchina... e il giorno dopo... gambizzo una persona". Queste parole hanno lasciato D'Orsi visibilmente irritato, che ha risposto con un tono di critica, accusando Di Pietro di giustificare alcune irruzioni e stigmatizzarne altre in base alla matrice politica di chi le compie.
"Ha una lettura ideologica", ha detto il professore. "Chi la sostiene è 'un cattivo maestro'". La discussione, che ha coinvolto anche il tema della violenza nelle proteste sindacali a Genova, ha lasciato senza fiato i telespettatori di Quarta Repubblica, che hanno visto un acceso confronto tra due personalità politiche.
In definitiva, l'episodio ha evidenziato la differenza di visione tra Di Pietro e D'Orsi su come affrontare la violenza e le proteste sindacali. Mentre l'ex magistrato ha parlato con una voce ferma e autoritaria, il professore ha mantenuto un tono critico e analitico. La discussione, che ha avuto come sfondo la violenza espressa dai sindacalisti della Fiom, ha lasciato senza fiatare i telespettatori di Quarta Repubblica.