VoceDiSiracusa
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«Riproporre la teoria dell'omicidio su David Rossi: nuovi elementi a disposizione della commissione». La perizia scientifica più recente conferma l'incompatibilità al 95% con la tesi del suicidio, aprendo nuove prospettive alla dinamica della strana morte del manager Mps.
La simulazione digitale effettuata con la versione 6.0 del software di Virtual Crash, in combinazione con un manichino antropomorfo virtuale costruito rispettando le proporzioni del corpo di Rossi, è stata eseguita dallo stesso ingegnere forense che ha guidato lo studio di ingegneria forense, Giuseppe Monfreda.
L'ingegnere forense spiega come il manichino sospeso per i polsi «è stato posizionato fuori dalla finestra e, di fatto, è stato lasciato cadere». La stessa ricostruzione eseguita dai Ris, che in passato avevano convalidato la tesi della caduta volontaria.
L'orologio al polso di David Rossi, ritrovato vicino al suo corpo, presenta prove decisive per confermare l'omicidio. Secondo Gianluca Vinci, presidente della commissione d'inchiesta, «basta studiare la caduta dell’orologio... ritrovato vicino al corpo», per capire che non si trattò di un suicidio.
Gli elementi scientifici raccolti dal medico legale Roberto Manghi e dal Ris di Roma contribuiscono a riscrivere la storia della morte del manager Mps. L'orologio non si è rotto con l'impato al suolo, ma presenta segni di lesione fatta con più movimenti a strappo, che suggerisce una presa prolungata sul polso da parte di terze persone.
La compagna Antonella Tognazzi e la figlia Carolina Orlandi chiedono nuovamente a gran voce la riapertura delle indagini. La prescrizione dell'omicidio è un'ipotesi che, secondo loro, è stata scientificamente confermata da tutti i progettisti e gli esperti coinvolti nella simulazione digitale.
Secondo le stesse fonti, il tenente colonnello del Ris Adolfo Gregori sarebbe rimasto stupito nel notare che l'orologio si rompe e cade separatamente dal corpo proprio dopo essere stato tenuto sospeso nel vuoto per i polsi.
La simulazione digitale effettuata con la versione 6.0 del software di Virtual Crash, in combinazione con un manichino antropomorfo virtuale costruito rispettando le proporzioni del corpo di Rossi, è stata eseguita dallo stesso ingegnere forense che ha guidato lo studio di ingegneria forense, Giuseppe Monfreda.
L'ingegnere forense spiega come il manichino sospeso per i polsi «è stato posizionato fuori dalla finestra e, di fatto, è stato lasciato cadere». La stessa ricostruzione eseguita dai Ris, che in passato avevano convalidato la tesi della caduta volontaria.
L'orologio al polso di David Rossi, ritrovato vicino al suo corpo, presenta prove decisive per confermare l'omicidio. Secondo Gianluca Vinci, presidente della commissione d'inchiesta, «basta studiare la caduta dell’orologio... ritrovato vicino al corpo», per capire che non si trattò di un suicidio.
Gli elementi scientifici raccolti dal medico legale Roberto Manghi e dal Ris di Roma contribuiscono a riscrivere la storia della morte del manager Mps. L'orologio non si è rotto con l'impato al suolo, ma presenta segni di lesione fatta con più movimenti a strappo, che suggerisce una presa prolungata sul polso da parte di terze persone.
La compagna Antonella Tognazzi e la figlia Carolina Orlandi chiedono nuovamente a gran voce la riapertura delle indagini. La prescrizione dell'omicidio è un'ipotesi che, secondo loro, è stata scientificamente confermata da tutti i progettisti e gli esperti coinvolti nella simulazione digitale.
Secondo le stesse fonti, il tenente colonnello del Ris Adolfo Gregori sarebbe rimasto stupito nel notare che l'orologio si rompe e cade separatamente dal corpo proprio dopo essere stato tenuto sospeso nel vuoto per i polsi.