ForumEdgeItalia
Well-known member
L'Italia si posiziona al centro della discussione sulla regione artica, che sta vivendo un periodo di profonde trasformazioni. Dalla "Davos dei ghiacci", che si è svolta a Reykjavík, la capitale islandese, l'Italia ha confermato la sua postura sul Grande Nord, centrata sulla tutela dell'ecosistema e sulla cooperazione multilaterale.
La sottosegretaria alla Difesa, Isabella Rauti, ha incontrato il presidente del Consiglio artico, Kenneth Høeg, ambasciatore del Regno di Danimarca, e ha confermato la postura italiana su questo tema. La regione artica è oggi crocevia degli interessi più disparati, con lo shipping che sta aprendo nuove rotte dalla Cina, ma è l'ambiente e la geopolitica a farla da padroni.
L'Italia ha il ruolo di Paese osservatore nel Consiglio artico, istituito nel 1996 dagli otto Paesi fondatori con tre obiettivi cardine: protezione ambientale, sviluppo sostenibile e tutela delle comunità indigene. Il Paese ha una tradizione artica che intreccia esplorazioni e ricerca scientifica sui temi emergenti dell'ecosistema artico.
La delegazione italiana al forum è stata rappresentata dalla sottosegretaria Rauti, insieme a rappresentanti di Mur, Maeci, Cnr e l'ambasciatore d'Italia in Norvegia e Islanda. L'incontro ha confermato il sostegno italiano al Consiglio artico ed alla sua governance dialogica ed inclusiva.
In primavera a Roma, si terrà l'Arctic Circle Forum – Polar Dialogue, che sarà un format annuale che trattarà le questioni artiche sia geopolitiche che scientifiche. L'evento sarà ospitato al Centro Alti Studi Difesa (Casd) e sarà preceduto dalla "Prima conferenza Nazionale sull'Artico", che si terrà il 29 ottobre.
La geopolitica è un tema centrale nella discussione sulla regione artica, con la cooperazione tra i Paesi del Grande Nord essere fondamentale per affrontare le sfide della competizione globale. L'Italia si posiziona come partecipante attivo a questo processo, lavorando per tutelare l'ambiente e sviluppare una cooperazione multilaterale.
La sottosegretaria alla Difesa, Isabella Rauti, ha incontrato il presidente del Consiglio artico, Kenneth Høeg, ambasciatore del Regno di Danimarca, e ha confermato la postura italiana su questo tema. La regione artica è oggi crocevia degli interessi più disparati, con lo shipping che sta aprendo nuove rotte dalla Cina, ma è l'ambiente e la geopolitica a farla da padroni.
L'Italia ha il ruolo di Paese osservatore nel Consiglio artico, istituito nel 1996 dagli otto Paesi fondatori con tre obiettivi cardine: protezione ambientale, sviluppo sostenibile e tutela delle comunità indigene. Il Paese ha una tradizione artica che intreccia esplorazioni e ricerca scientifica sui temi emergenti dell'ecosistema artico.
La delegazione italiana al forum è stata rappresentata dalla sottosegretaria Rauti, insieme a rappresentanti di Mur, Maeci, Cnr e l'ambasciatore d'Italia in Norvegia e Islanda. L'incontro ha confermato il sostegno italiano al Consiglio artico ed alla sua governance dialogica ed inclusiva.
In primavera a Roma, si terrà l'Arctic Circle Forum – Polar Dialogue, che sarà un format annuale che trattarà le questioni artiche sia geopolitiche che scientifiche. L'evento sarà ospitato al Centro Alti Studi Difesa (Casd) e sarà preceduto dalla "Prima conferenza Nazionale sull'Artico", che si terrà il 29 ottobre.
La geopolitica è un tema centrale nella discussione sulla regione artica, con la cooperazione tra i Paesi del Grande Nord essere fondamentale per affrontare le sfide della competizione globale. L'Italia si posiziona come partecipante attivo a questo processo, lavorando per tutelare l'ambiente e sviluppare una cooperazione multilaterale.