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Roma, 29 ottobre 2025 - Il film su Bruce Springsteen "Liberami dal nulla" aveva generato un'atmosfera di attesa enorme tra gli appassionati del rock. Ma il suo debutto in sala è stato un vero e proprio insuccesso. Anche se la critica ha trovato alcune lodi, come la prova attoriale e il taglio intimista, le recensioni sono state soprattutto negative. Il film non ha saputo catturare l'essenza del "Boss" e ha rischiato di deludere chi si aspettava un'opera epica e rock.
La scelta del regista è stata quella di raccontare la vita di Springsteen come un uomo più che un mito. Il film si concentra sui periodi più fragili della sua vita, come gli anni della depressione e il lavoro su "Nebraska", album cupo e intimista che nascondeva una crisi personale profonda. Non ci sono scene di concerti spettacolari o momenti trionfali, ma un artista che si sente improvvisamente vuoto nonostante la fama.
Quest'approccio ha apprezzato chi vede Springsteen come un autore e non solo come un performer. Ma rischia di deludere chi si aspettava un'opera travolgente e rock. La critica è spaccata, con alcuni che hanno elogiato la prova attoriale e il taglio intimista, mentre altri hanno criticato la regia per non aver saputo catturare la potenza emotiva dei concerti del Boss.
Tuttavia, ci sono motivi per sperare che il film possa recuperare terreno. Una parte del pubblico di Springsteen non frequenta più abitualmente il cinema, ma segue contenuti musicali in streaming, su TV e dispositivi personali. Ecco perché diversi osservatori sostengono che il film possa trovare successo fuori dalle sale.
La partenza lenta in sala potrebbe essere solo un segnale che il film ha bisogno di una seconda possibilità. L'uscita in catalogo e la diffusione del passaparola digitale potrebbero trasformare "Liberami dal nulla" in un successo a scoppio ritardato. Ma per ora, il film su Bruce Springsteen continua ad aspettare di trovare il suo pubblico.
La scelta del regista è stata quella di raccontare la vita di Springsteen come un uomo più che un mito. Il film si concentra sui periodi più fragili della sua vita, come gli anni della depressione e il lavoro su "Nebraska", album cupo e intimista che nascondeva una crisi personale profonda. Non ci sono scene di concerti spettacolari o momenti trionfali, ma un artista che si sente improvvisamente vuoto nonostante la fama.
Quest'approccio ha apprezzato chi vede Springsteen come un autore e non solo come un performer. Ma rischia di deludere chi si aspettava un'opera travolgente e rock. La critica è spaccata, con alcuni che hanno elogiato la prova attoriale e il taglio intimista, mentre altri hanno criticato la regia per non aver saputo catturare la potenza emotiva dei concerti del Boss.
Tuttavia, ci sono motivi per sperare che il film possa recuperare terreno. Una parte del pubblico di Springsteen non frequenta più abitualmente il cinema, ma segue contenuti musicali in streaming, su TV e dispositivi personali. Ecco perché diversi osservatori sostengono che il film possa trovare successo fuori dalle sale.
La partenza lenta in sala potrebbe essere solo un segnale che il film ha bisogno di una seconda possibilità. L'uscita in catalogo e la diffusione del passaparola digitale potrebbero trasformare "Liberami dal nulla" in un successo a scoppio ritardato. Ma per ora, il film su Bruce Springsteen continua ad aspettare di trovare il suo pubblico.