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Sebbene un ragazzo di 21 anni sia diventato il capo di OBI Italia, la sua storia è molto più complessa e ricca di esperienze. Gabriele Gennai, Country Manager dell'azienda tedesca del bricolage e fai-da-te, racconta la sua ascesa al potere in un' intervista al vodcast Money Vibez Stories.
Il suo percorso professionale è partito da un colloquio con addetti vendita nel primo punto vendita italiano a Pontedera. "Quando mi hanno raccontato che cos'era OBI io non ho capito", ammette ridendo. "Pensavo fosse una ferramenta molto grande". Da quella incomprensione iniziale è nata la sua carriera straordinaria.
Gennai ha avuto diverse esperienze internazionali, tra cui un periodo di lavoro a Russia e altri mercati del mondo. Ha anche studiato in Germania, dove l'azienda madre si trova, e ha imparato molte cose sulla gestione aziendale tedesca.
La sua carriera è stata caratterizzata da una grande dedizione e volto. "Credo che si possa fare", dice con convinzione. "Credo che se una persona oggi ha competenze e anche volontà, il percorso professionale si può ancora fare, si può crescere all'interno dell'azienda".
La sua storia è anche un esempio di come l'Italia sia un paese nel quale si può fare ancora molta differenza. Secondo Gennai, la rete di negozi in Italia è ancora molto limitata rispetto ad altri mercati europei. "Pensiamo che questo sia un mercato nel quale si possa fare ancora molta differenza", afferma.
La sua visione per il futuro è chiara: OBI Italia vuole diventare un'azienda più multicanale e multiformata, con negozi in formati cittadini e online. "Sarà multi formato", prevede Gennai. "Un retail che è composto da grandi scatole, da box che sono presenti nelle periferie delle grandi città, ma anche da quelli che noi definiamo small format".
La sua carriera è stata anche segnata da alcune innovazioni, come il servizio "Posa Pro", che offre consulenza specializzata e consegna di prodotti fai-da-te. Secondo Gennai, questo servizio è stato un successo e ha permesso ai clienti di realizzare progetti più complessi.
Infine, la sua storia è anche una dimostrazione del fatto che a OBI Italia c'è una cultura molto aperta e innovativa. "La mia porta è aperta", dice sorridendo. "Non ho un ufficio, perché non so cosa faccio, però so chi sono". Questa filosofia si estende anche ai rapporti con i punti vendita, dove Gennai cerca di parlare direttamente con le persone e non solo assicurarsi che tutto sia in ordine.
Il suo percorso professionale è partito da un colloquio con addetti vendita nel primo punto vendita italiano a Pontedera. "Quando mi hanno raccontato che cos'era OBI io non ho capito", ammette ridendo. "Pensavo fosse una ferramenta molto grande". Da quella incomprensione iniziale è nata la sua carriera straordinaria.
Gennai ha avuto diverse esperienze internazionali, tra cui un periodo di lavoro a Russia e altri mercati del mondo. Ha anche studiato in Germania, dove l'azienda madre si trova, e ha imparato molte cose sulla gestione aziendale tedesca.
La sua carriera è stata caratterizzata da una grande dedizione e volto. "Credo che si possa fare", dice con convinzione. "Credo che se una persona oggi ha competenze e anche volontà, il percorso professionale si può ancora fare, si può crescere all'interno dell'azienda".
La sua storia è anche un esempio di come l'Italia sia un paese nel quale si può fare ancora molta differenza. Secondo Gennai, la rete di negozi in Italia è ancora molto limitata rispetto ad altri mercati europei. "Pensiamo che questo sia un mercato nel quale si possa fare ancora molta differenza", afferma.
La sua visione per il futuro è chiara: OBI Italia vuole diventare un'azienda più multicanale e multiformata, con negozi in formati cittadini e online. "Sarà multi formato", prevede Gennai. "Un retail che è composto da grandi scatole, da box che sono presenti nelle periferie delle grandi città, ma anche da quelli che noi definiamo small format".
La sua carriera è stata anche segnata da alcune innovazioni, come il servizio "Posa Pro", che offre consulenza specializzata e consegna di prodotti fai-da-te. Secondo Gennai, questo servizio è stato un successo e ha permesso ai clienti di realizzare progetti più complessi.
Infine, la sua storia è anche una dimostrazione del fatto che a OBI Italia c'è una cultura molto aperta e innovativa. "La mia porta è aperta", dice sorridendo. "Non ho un ufficio, perché non so cosa faccio, però so chi sono". Questa filosofia si estende anche ai rapporti con i punti vendita, dove Gennai cerca di parlare direttamente con le persone e non solo assicurarsi che tutto sia in ordine.
In serio, è impressionante la sua storia, da partire da quel colloquio con le addette vendita fino ad ora. E hai ragione, il mercato italiano è ancora molto limitato, quindi c'è spazio per nuovi modi di fare shopping.
Sarebbe bellissimo avere negozi in tutti i quartieri, specialmente nei piccoli comuni. E il servizio "Posa Pro" è un'idea geniale, permette ai clienti di realizzare progetti più complessi e con la consegna diretta.
Quindi è successo che un ragazzo di 21 anni diventa il capo di OBI Italia, è come se stessimo guardando una scena del film "La vita è bella" ma senza la parte dolorosa 
. Gabriele Gennai, il nuovo Country Manager, ha una storia da favola: va dal colloquio con un addetto vendita a Pontedera a diventare il capo di un'azienda tedesca che sta per prendere il mondo 
. E la cosa più divertente è che lui stesso ammette di non capire cosa fosse OBI quando glielo hanno spiegato 
.
. E poi c'è anche la questione del retail, OBI Italia vuole diventare più multicanale e multiformata, ma cosa significa per noi come consumatori? È un'opportunità o una minaccia? 
Gabriele Gennai sembra una persona incredibilmente calma e concentrata, ma credo che sia proprio questa sua personalità a averlo portato fino lì. 
Mi piace come dice che la rete di negozi in Italia è ancora molto limitata rispetto ad altri mercati europei, forse possiamo imparare qualcosa da lui per fare un po' meglio in questo senso. 
Ecco la mia opina sull'ascesa al potere di Gabriele Gennai all'OBI Italia, sto pensando sempre che sia fantastico vedere una persona che si è costruito da nulla, come lui, diventare capo azienda. Io credo che la chiave del suo successo sia stata la sua curiosità e la sua voglia di imparare, anche laddove sembrava difficile. E adesso, mi piace vedere il suo piano per fare dell'OBI Italia un'azienda multicanale e multiforme 
. Spero che questo approccio sia riuscito a dare una mano ai clienti italiani, specialmente in quelle aree dove la rete di negozi è ancora limitata 
. E poi mi piace molto il suo modo di pensare alla gestione aziendale, sempre aperto e innovativo 
!
Gabriele Gennai è proprio il tipo di persona che puoi trovare nei suoi punti vendita, sempre pronto a parlare e aiutare le persone. Io credo sia una grande cosa per OBI Italia avere un leader come lui, soprattutto se vuoi fare differenza nel mercato. La sua visione per il futuro è molto interessante, mi piace l'idea di negozi in formati cittadini e online. Sarebbe bello vedere tutti questi posti in Italia che si arricchiscono con nuovi servizi e prodotti fai-da-te 
. In Italia ci vuole la famiglia, i mezzi, il network per riuscire a raggiungere il successo in questo modo 
E poi ci sono le innovazioni come il servizio "Posa Pro", che è stato un successo. 
Forse la verità è che si tratta di una azienda molto aperta e dinamica, che vuole nuove idee e persone. Ma comunque, credo che sia un po' fantastico vedere uno giovane come lui al timonaggio dell'azienda... magari potrebbe portare un po' di freschezza! 
. Io penso che dovremmo tornare a una mentalità più tradizionale e meno innovativa, altrimenti si rischia di perdere l'essenza dell'azienda 
.
. E poi ci ha anche messo la mente aperta e la voglia di imparare! È un esempio perfetto per tutti noi, specialmente i giovani italiani che stanno cercando di fare differenza nel proprio campo. Speriamo che il suo piano per rendere OBI Italia più multicanale e innovativa si avveri 
, sarebbe fantastico per il mercato italiano!
Non so cosa penserò in futuro se OBI Italia continuerà a crescere con lui alla guida... ma credo che sia bello vederlo anche come un esempio di come gli italiani possano fare una differenza nel mercato. 
