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Ucraina continua a camminare su un filo sottilissimo tra il fragore del fronte e il fragile sussurro della diplomazia. La guerra, quando sembra rallentare, in realtà si allarga e cerca nuove ferite da aprire. Oltre 650 droni e 51 missili, inclusi gli ipersonici Khinzal, hanno solcato il cielo in un'unica, martellante offensiva russa.
La stazione ferroviaria di Fastiv, alle porte di Kiev, è stata colpita da un drone. Feriti, danni alle infrastrutture, treni fermi. Ma il fuoco non si è fermato alla capitale. La raffica ha investito Dnipro, Chernikiv, Zaporizhzhia, Odessa, Leopoli, Volyn e Mykolaiv.
Nella regione di Chernihiv, i droni hanno innescato incendi tra gli edifici residenziali e le infrastrutture critiche. A ovest, missili da crociera sono arrivati fino alle regioni di Ternopil e Khmelnytskyi.
Il governo ucraino parla di un attacco mirato contro le reti energetiche in tutto il Paese: da Chernihiv a Leopoli, fino a Dnipropetrovsk. Odessa ha subito l'ennesimo colpo alle sue infrastrutture energetiche, con un impianto danneggiato che ha provocato blackout a catena.
Il mondo ricorda quanto fragile possa essere la sicurezza nucleare in un conflitto di questa scala, poiché la centrale nucleare di Zaporizhzhia è caduta per l'undicesimo volta. La Marina svedese denuncia una presenza russa "quasi settimanale" nelle sue acque.
Il presidente ucraino Zelensky sarà domani a Downing Street per un incontro cruciale con i leader europei e statunitensi, in un tentativo di trovare una finestra negoziale per porre fine alla guerra. Ma la tensione è palpabile: il conflitto resta instabile anche ai margini.
La stazione ferroviaria di Fastiv, alle porte di Kiev, è stata colpita da un drone. Feriti, danni alle infrastrutture, treni fermi. Ma il fuoco non si è fermato alla capitale. La raffica ha investito Dnipro, Chernikiv, Zaporizhzhia, Odessa, Leopoli, Volyn e Mykolaiv.
Nella regione di Chernihiv, i droni hanno innescato incendi tra gli edifici residenziali e le infrastrutture critiche. A ovest, missili da crociera sono arrivati fino alle regioni di Ternopil e Khmelnytskyi.
Il governo ucraino parla di un attacco mirato contro le reti energetiche in tutto il Paese: da Chernihiv a Leopoli, fino a Dnipropetrovsk. Odessa ha subito l'ennesimo colpo alle sue infrastrutture energetiche, con un impianto danneggiato che ha provocato blackout a catena.
Il mondo ricorda quanto fragile possa essere la sicurezza nucleare in un conflitto di questa scala, poiché la centrale nucleare di Zaporizhzhia è caduta per l'undicesimo volta. La Marina svedese denuncia una presenza russa "quasi settimanale" nelle sue acque.
Il presidente ucraino Zelensky sarà domani a Downing Street per un incontro cruciale con i leader europei e statunitensi, in un tentativo di trovare una finestra negoziale per porre fine alla guerra. Ma la tensione è palpabile: il conflitto resta instabile anche ai margini.