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Un nuovo scandalo scuote i palazzi del Quartiere Europeo di Bruxelles, sede delle istituzioni dell'Unione europea. La fermano l'ex ministro degli Esteri Federica Mogherini e due altre persone in relazione a presunte irregolarità nell'assegnazione di un programma di formazione per futuri diplomatici europei.
L'indagine, condotta dalla Procura europea, si concentra sul Servizio europeo per l'azione esterna (Seae) e il Collegio d'Europa. Mogherini era rettrice del Collegio, mentre il Seae sostenne la sua azione come Alta rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri.
La Procura europea afferma di avere "forti sospetti" che sia stata violata la normativa in materia di concorrenza leale. L'indagine si focalizza sulla possibilità che il Collegio d'Europa e i suoi rappresentanti abbiano avuto informazioni anticipatrici sui criteri di selezione della gara e siano stati in grado di sapere che il progetto sarebbe stato assegnato a loro prima della pubblicazione ufficiale del bando.
Il fermo è avvenuto il giorno prima del voto della commissione giuridica del Parlamento europeo sulla richiesta di revoca dell'immunità delle eurodeputate coinvolte nello scandalo Qatargate. Mogherini e Sonnino sono sospettati di essere coinvolti in questo caso, insieme ad altre figure istituzionali del Parlamento europeo.
La Commissione europea ha scelto di non commentare l'indagine che vede coinvolti Mogherini e Sonnino. La portavoce della Commissione, Paula Pinho, si è limitata a rispondere di non poter fornire ulteriori informazioni mentre l'inchiesta giudiziaria è in corso.
Questo scandalo scuote la politica europea e mette in discussione la capacità delle istituzioni dell'Unione europea a gestire i propri affari con trasparenza e integrità.
L'indagine, condotta dalla Procura europea, si concentra sul Servizio europeo per l'azione esterna (Seae) e il Collegio d'Europa. Mogherini era rettrice del Collegio, mentre il Seae sostenne la sua azione come Alta rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri.
La Procura europea afferma di avere "forti sospetti" che sia stata violata la normativa in materia di concorrenza leale. L'indagine si focalizza sulla possibilità che il Collegio d'Europa e i suoi rappresentanti abbiano avuto informazioni anticipatrici sui criteri di selezione della gara e siano stati in grado di sapere che il progetto sarebbe stato assegnato a loro prima della pubblicazione ufficiale del bando.
Il fermo è avvenuto il giorno prima del voto della commissione giuridica del Parlamento europeo sulla richiesta di revoca dell'immunità delle eurodeputate coinvolte nello scandalo Qatargate. Mogherini e Sonnino sono sospettati di essere coinvolti in questo caso, insieme ad altre figure istituzionali del Parlamento europeo.
La Commissione europea ha scelto di non commentare l'indagine che vede coinvolti Mogherini e Sonnino. La portavoce della Commissione, Paula Pinho, si è limitata a rispondere di non poter fornire ulteriori informazioni mentre l'inchiesta giudiziaria è in corso.
Questo scandalo scuote la politica europea e mette in discussione la capacità delle istituzioni dell'Unione europea a gestire i propri affari con trasparenza e integrità.