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In un'ambientazione straordinaria, il Museo della Moda - Fondazione Mondragone a Napoli è stato trasformato in un teatro di marionette dove i manichini prendono vita con la cura di Michele Iodice. Questa nuova esposizione dell'artista napoletano ci ha fatto scoprire una realtà diversa, in cui gli oggetti non solo si indossano ma raccontano la storia.
Gli abiti qui non vengono presentati, o mostrati, ma prendono vita nel loro contesto sociale, storico e artistico. Il guardinfante ad esempio, una sorta di gabbia che funge da amplificatore della gonna, concepita per snaturare le forme sottostanti è un concetto che trascende il comparto del fashion.
La curatrice Maria D'Elia ci spiega che lo stesso Iodice si occuperà dell'allestimento della prossima mostra dedicata a uno stilista napoletano, Fausto Sarli. "Nei nostri depositi abbiamo 50 abiti che ci sono stati donati dalla famiglia Sarli e quindi noi riteniamo che sia giusto dedicare questa mostra", dice.
La mostra aprirà l'11 dicembre e sarà dedicata al taglio. La curatrice Paola Maddaluno ha curato la mostra con un allestitore che è poi un artista, Michele Iodice. "Questa mostra è stata curata da una docente che insegna all'Accademia di Belle Arti e da un allestitore che è poi un artista, e quindi anche nell'allestimento di questa mostra si dà molto spazio alla creatività espositiva", dice Maria D'Elia.
La prossima esposizione ci porterà in un mondo diverso, dove gli oggetti non solo sono esposti ma raccontano la storia. Sarà un'esperienza unica e indimenticabile per tutti coloro che la visiteranno.
Gli abiti qui non vengono presentati, o mostrati, ma prendono vita nel loro contesto sociale, storico e artistico. Il guardinfante ad esempio, una sorta di gabbia che funge da amplificatore della gonna, concepita per snaturare le forme sottostanti è un concetto che trascende il comparto del fashion.
La curatrice Maria D'Elia ci spiega che lo stesso Iodice si occuperà dell'allestimento della prossima mostra dedicata a uno stilista napoletano, Fausto Sarli. "Nei nostri depositi abbiamo 50 abiti che ci sono stati donati dalla famiglia Sarli e quindi noi riteniamo che sia giusto dedicare questa mostra", dice.
La mostra aprirà l'11 dicembre e sarà dedicata al taglio. La curatrice Paola Maddaluno ha curato la mostra con un allestitore che è poi un artista, Michele Iodice. "Questa mostra è stata curata da una docente che insegna all'Accademia di Belle Arti e da un allestitore che è poi un artista, e quindi anche nell'allestimento di questa mostra si dà molto spazio alla creatività espositiva", dice Maria D'Elia.
La prossima esposizione ci porterà in un mondo diverso, dove gli oggetti non solo sono esposti ma raccontano la storia. Sarà un'esperienza unica e indimenticabile per tutti coloro che la visiteranno.