**Coesione economica: la richiesta dei territori**
L'Unione europea ha presentato il suo sesto Rapporto annuale sullo stato delle regioni e delle città, che mette in luce la necessità di una coesione economica più forte. Secondo i dati raccolti, 47 milioni di europei sono esposti al freddo, mentre le inondazioni hanno causato danni per 18 miliardi di euro nel 2024.
La Commissione ha proposto un modello di programmazione e gestione dei fondi più integrata e uniforme, basata sull'accorpamento di più finanziamenti in un solo piano di partenariato discusso a livello statale e regionale. Tuttavia, i territori richiedono una maggiore flessibilità nell'uso dei fondi Ue e un ruolo più incisivo nella loro gestione.
La transizione climatica ed energetica è la priorità assoluta per il 42% dei politici locali, mentre i cambiamenti demografici e la crisi abitativa sono considerati prioritari dal 39%. La fiducia nei confronti dei governi locali e regionali è più alta rispetto ai governi nazionali, con il 54% delle persone intervistate che ha indicato i primi come soggetti più idonei a gestire i progetti.
**Deficit abitativo e divari di genere**
L'Unione Europea registra un deficit abitativo di 2,3 milioni di unità l'anno, che richiederebbe 270 miliardi di euro annuali per essere colmato. Le aree rurali sono tra le più colpite, con quattro su cinque perderanno abitanti entro il 2050.
I divari di genere persistono, con una rappresentanza femminile maggioritaria in solo 26 assemblee regionali su 286. La Commissione ha proposto investimenti mirati, incentivi fiscali e aiuti statali per sostenere le comunità in transizione demografica.
**La sfida della coesione economica**
Il Rapporto annuale mette in luce la necessità di una coesione economica più forte. I territori richiedono una maggiore flessibilità e un ruolo più incisivo nella gestione dei fondi Ue. La transizione climatica ed energetica è la priorità assoluta, ma la riduzione della spesa pubblica per i servizi locali mette sotto pressione la qualità della vita e la coesione territoriale.
In conclusione, la coesione economica è una sfida che richiede una maggiore attenzione e un ruolo più incisivo dei territori. La Commissione deve ascoltare le richieste dei politici locali e regionali e trovare soluzioni efficaci per sostenere le comunità in transizione demografica e promuovere la coesione economica.
L'Unione europea ha presentato il suo sesto Rapporto annuale sullo stato delle regioni e delle città, che mette in luce la necessità di una coesione economica più forte. Secondo i dati raccolti, 47 milioni di europei sono esposti al freddo, mentre le inondazioni hanno causato danni per 18 miliardi di euro nel 2024.
La Commissione ha proposto un modello di programmazione e gestione dei fondi più integrata e uniforme, basata sull'accorpamento di più finanziamenti in un solo piano di partenariato discusso a livello statale e regionale. Tuttavia, i territori richiedono una maggiore flessibilità nell'uso dei fondi Ue e un ruolo più incisivo nella loro gestione.
La transizione climatica ed energetica è la priorità assoluta per il 42% dei politici locali, mentre i cambiamenti demografici e la crisi abitativa sono considerati prioritari dal 39%. La fiducia nei confronti dei governi locali e regionali è più alta rispetto ai governi nazionali, con il 54% delle persone intervistate che ha indicato i primi come soggetti più idonei a gestire i progetti.
**Deficit abitativo e divari di genere**
L'Unione Europea registra un deficit abitativo di 2,3 milioni di unità l'anno, che richiederebbe 270 miliardi di euro annuali per essere colmato. Le aree rurali sono tra le più colpite, con quattro su cinque perderanno abitanti entro il 2050.
I divari di genere persistono, con una rappresentanza femminile maggioritaria in solo 26 assemblee regionali su 286. La Commissione ha proposto investimenti mirati, incentivi fiscali e aiuti statali per sostenere le comunità in transizione demografica.
**La sfida della coesione economica**
Il Rapporto annuale mette in luce la necessità di una coesione economica più forte. I territori richiedono una maggiore flessibilità e un ruolo più incisivo nella gestione dei fondi Ue. La transizione climatica ed energetica è la priorità assoluta, ma la riduzione della spesa pubblica per i servizi locali mette sotto pressione la qualità della vita e la coesione territoriale.
In conclusione, la coesione economica è una sfida che richiede una maggiore attenzione e un ruolo più incisivo dei territori. La Commissione deve ascoltare le richieste dei politici locali e regionali e trovare soluzioni efficaci per sostenere le comunità in transizione demografica e promuovere la coesione economica.