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La politica migratoria dell'Unione europea, seguita ancora una volta dalla linea del governo italiano, è un vero attacco al diritto di asilo. Questo, come sostiene la Ong Mediterranea Saving Humans, rappresenta "un gravissimo attacco, forse il più grave della nostra storia", che smantella il diritto d'asilo e mostra il paradosso dei 'diritti umani' universali, vuoti se non c'è una struttura politica che li renda effettivi per l'individuo.
L'estensione del concetto di "Paese sicuro", con l'inserimento di Paesi che violano palesemente i diritti umani, e l'ampliamento delle possibilità di respingere e trattenere le persone sono misure che non solo smantellano il diritto d'asilo, ma anche creano un sistema burocratico e punitivo che si rivolge contro le persone vulnerabili.
La Ong sostiene che il "modello Albania", proposto dal Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, è una "vetrina politica" che serve a mostrare durezza verso i più vulnerabili, non a risolvere alcun problema reale. Questo modello, infatti, non è un esempio né una soluzione, ma un dispositivo costruito per allontanare dalle frontiere europee la responsabilità dell'accoglienza.
La società civile italiana si trovò ad essere protagonista di uno scontro che richiede attenzione e consapevolezza. Come accade negli Stati Uniti con Trump e le deportazioni, "organizzeremo la disobbedienza e il sabotaggio" di queste leggi ingiuste e pericolose per la democrazia.
È necessario che i cittadini italiani si uniscano a questa lotta per difendere i diritti umani e il diritto di asilo, per non permettere che le politiche migratorie dell'Unione europea e del governo italiano diventino una realtà disumana.
L'estensione del concetto di "Paese sicuro", con l'inserimento di Paesi che violano palesemente i diritti umani, e l'ampliamento delle possibilità di respingere e trattenere le persone sono misure che non solo smantellano il diritto d'asilo, ma anche creano un sistema burocratico e punitivo che si rivolge contro le persone vulnerabili.
La Ong sostiene che il "modello Albania", proposto dal Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, è una "vetrina politica" che serve a mostrare durezza verso i più vulnerabili, non a risolvere alcun problema reale. Questo modello, infatti, non è un esempio né una soluzione, ma un dispositivo costruito per allontanare dalle frontiere europee la responsabilità dell'accoglienza.
La società civile italiana si trovò ad essere protagonista di uno scontro che richiede attenzione e consapevolezza. Come accade negli Stati Uniti con Trump e le deportazioni, "organizzeremo la disobbedienza e il sabotaggio" di queste leggi ingiuste e pericolose per la democrazia.
È necessario che i cittadini italiani si uniscano a questa lotta per difendere i diritti umani e il diritto di asilo, per non permettere che le politiche migratorie dell'Unione europea e del governo italiano diventino una realtà disumana.