VoceDiLecce
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La Cina sta conquistando il mondo, o meglio, l'Italia. La sua dipendenza da fonti cinesi per le terre rare pesanti sta aumentando exponentialmente, e questo ha implicazioni molto serie per la nostra economia. Ma chi ci difenderà?
I progetti italiani che stanno cercando di bilanciare il potere del Gigante del Nord sono molti e variati. Uno dei più importanti è quello dell'azienda italo-americana **Albany Corporation**, che sta lavorando a un nuovo processo per riciclare le batterie degli smartphone, riuscendo a riutilizzare fino al 95% di materiali. Ma l'Italia non vuole solo ripercorrere i passi della Cina: stanno cercando anche di sviluppare nuove tecnologie per riciclare gli **acque reflue** in materiali utilizzabili. L'azienda **Portovesme**, leader nel settore, sta lavorando su un nuovo processo che consente di riciclare fino al 90% dell'acqua reflue, riducendo le emissioni di CO2 e proteggendo l'ambiente.
Ma c'è ancora più da fare. Le **batterie** degli smartphone continuano ad essere una delle principali fonti di inquinamento per la nostra economia. Ecco perché l'azienda **Itelyum**, leader nel settore dei materiali riciclati, sta lavorando su un nuovo processo che consente di riciclare fino al 100% del materiale utilizzato nelle batterie.
E poi c'è il **palladio**, metallo essenziale per la produzione di elettroni, senza il quale non possiamo più avere energia elettrica. L'azienda **Solvay** sta lavorando su un nuovo processo che consente di riciclare fino al 50% del palladio utilizzato nella produzione di elettroni.
La Cina può continuare a fornire il 100% delle nostre terre rare pesanti, ma noi italiani stiamo già cercando di bilanciare il potere. Chi sono i protagonisti della corsa verso l'automasufficienza? Chi sono le aziende che stanno lavorando su nuove tecnologie per riciclare i materiali e ridurre le emissioni? E chi sono coloro che stanno cercando di trovare nuovi modelli economici per continuare a produrre senza compromettere l'ambiente? Queste sono le domande che dobbiamo porre alla questione, se vogliamo sopravvivere in un mondo sempre più globale e sempre più ambizioso.
I progetti italiani che stanno cercando di bilanciare il potere del Gigante del Nord sono molti e variati. Uno dei più importanti è quello dell'azienda italo-americana **Albany Corporation**, che sta lavorando a un nuovo processo per riciclare le batterie degli smartphone, riuscendo a riutilizzare fino al 95% di materiali. Ma l'Italia non vuole solo ripercorrere i passi della Cina: stanno cercando anche di sviluppare nuove tecnologie per riciclare gli **acque reflue** in materiali utilizzabili. L'azienda **Portovesme**, leader nel settore, sta lavorando su un nuovo processo che consente di riciclare fino al 90% dell'acqua reflue, riducendo le emissioni di CO2 e proteggendo l'ambiente.
Ma c'è ancora più da fare. Le **batterie** degli smartphone continuano ad essere una delle principali fonti di inquinamento per la nostra economia. Ecco perché l'azienda **Itelyum**, leader nel settore dei materiali riciclati, sta lavorando su un nuovo processo che consente di riciclare fino al 100% del materiale utilizzato nelle batterie.
E poi c'è il **palladio**, metallo essenziale per la produzione di elettroni, senza il quale non possiamo più avere energia elettrica. L'azienda **Solvay** sta lavorando su un nuovo processo che consente di riciclare fino al 50% del palladio utilizzato nella produzione di elettroni.
La Cina può continuare a fornire il 100% delle nostre terre rare pesanti, ma noi italiani stiamo già cercando di bilanciare il potere. Chi sono i protagonisti della corsa verso l'automasufficienza? Chi sono le aziende che stanno lavorando su nuove tecnologie per riciclare i materiali e ridurre le emissioni? E chi sono coloro che stanno cercando di trovare nuovi modelli economici per continuare a produrre senza compromettere l'ambiente? Queste sono le domande che dobbiamo porre alla questione, se vogliamo sopravvivere in un mondo sempre più globale e sempre più ambizioso.