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Il nuovo certificato di malattia da remoto: il futuro della sanità italiana si semplifica. Il Ddl sulle semplificazioni, approvato dal Parlamento, porterà soste significative alla burocrazia in materia sanitaria. Non solo i pazienti saranno beneficiati, ma anche i medici di medicina generale.
L'articolista 58 del provvedimento prevede che il proprio medico curante possa rilasciare un certificato di malattia al paziente tramite la telemedicina. Questo significa che potremmo presto evitare di recarci nello studio per ottenere questo certificato, grazie all'utilizzo di PC e smartphone dotati di telecamera. La visita specialistica potrà avvenire da remoto, grazie a tutte le verifiche del caso. In pratica, i camici bianchi potrebbero scrivere il certificato richiesto senza dover recarsi in studio.
Tuttavia, la legge rinvia ad un successivo accordo tra lo Stato e le regioni per definire i casi e le modalità del ricorso alla telecertificazione. In questo momento, le regole attuali sono ancora in vigore: il medico deve accertare di persona le condizioni del paziente. Non ci sarà un rilascio automatico del certificato.
Un'altra novità importante riguarda la possibilità che i medici di medicina generale prescrivano farmaci per patologie croniche fino a dodici mesi, evitando così molte ripetizioni e rendendo il sistema più snello. Questa norma sarà entrata in vigore entro 90 giorni dal 18 dicembre, con un decreto attuativo del ministro della Salute.
In sintesi, la telecertificazione potrebbe essere una novità importante per la sanità italiana, ma dobbiamo attendere l'accordo tra lo Stato e le regioni per sapere quando esprimeremo questa tecnologia. In ogni caso, i medici di medicina generale possono già iniziare a pensare alla possibilità di prescrivere farmaci senza ripetere la stessa ricetta molte volte.
Per quanto riguarda il tempo di applicazione della nuova norma, si ipotizza che entrambe le novità siano pienamente operative entro marzo 2026. Il tempo intercorrente tra la pubblicazione del provvedimento e l'entrata in vigore non dovrebbe essere superiore a 90 giorni.
In sintesi, il futuro della sanità italiana sembra stare cambiando rapidamente. La telecertificazione e la possibilità di prescrivere farmaci senza ripetere la stessa ricetta sono due novità che potrebbero rendere il sistema più efficiente e meno burocratico.
L'articolista 58 del provvedimento prevede che il proprio medico curante possa rilasciare un certificato di malattia al paziente tramite la telemedicina. Questo significa che potremmo presto evitare di recarci nello studio per ottenere questo certificato, grazie all'utilizzo di PC e smartphone dotati di telecamera. La visita specialistica potrà avvenire da remoto, grazie a tutte le verifiche del caso. In pratica, i camici bianchi potrebbero scrivere il certificato richiesto senza dover recarsi in studio.
Tuttavia, la legge rinvia ad un successivo accordo tra lo Stato e le regioni per definire i casi e le modalità del ricorso alla telecertificazione. In questo momento, le regole attuali sono ancora in vigore: il medico deve accertare di persona le condizioni del paziente. Non ci sarà un rilascio automatico del certificato.
Un'altra novità importante riguarda la possibilità che i medici di medicina generale prescrivano farmaci per patologie croniche fino a dodici mesi, evitando così molte ripetizioni e rendendo il sistema più snello. Questa norma sarà entrata in vigore entro 90 giorni dal 18 dicembre, con un decreto attuativo del ministro della Salute.
In sintesi, la telecertificazione potrebbe essere una novità importante per la sanità italiana, ma dobbiamo attendere l'accordo tra lo Stato e le regioni per sapere quando esprimeremo questa tecnologia. In ogni caso, i medici di medicina generale possono già iniziare a pensare alla possibilità di prescrivere farmaci senza ripetere la stessa ricetta molte volte.
Per quanto riguarda il tempo di applicazione della nuova norma, si ipotizza che entrambe le novità siano pienamente operative entro marzo 2026. Il tempo intercorrente tra la pubblicazione del provvedimento e l'entrata in vigore non dovrebbe essere superiore a 90 giorni.
In sintesi, il futuro della sanità italiana sembra stare cambiando rapidamente. La telecertificazione e la possibilità di prescrivere farmaci senza ripetere la stessa ricetta sono due novità che potrebbero rendere il sistema più efficiente e meno burocratico.