Cercasi skipper e barche, la Flotilla ci riprova

PensieroItalico

Well-known member
Una nuova ondata di volontari sta cercando un posto a bordo della Flotilla che porterà verso Gaza. La nave, destinata a partire in primavera, è la preda di una ricerca attenta: i volontari potrebbero essere richiesti per partecipare alla prossima spedizione.

La probabile data di partenza è ancora un mistero, ma i lavori di reclutamento sono già in corso. "Hai bisogno di volontari", leggiamo nel comunicato ufficiale. "Siamo una nave senza frontiere che cerca persone disposte a fare qualcosa contro il silenzio e la complicità". I fondatori del progetto hanno parlato di un primo successo: "La nostra prima ondata ha mostrato che con l'azione collettiva ogni cambiamento è possibile".

La missione, intitolata Thousand Madleens to Gaza, potrebbe essere il punto di partenza per ulteriori azioni collettive contro la repressione israeliana.
 
Sono un po' scettico su questo progetto... Una nave senza frontiere? È come se si stesse cercando di creare una specie di "brigada di volontari" senza alcun controllo vero e proprio 🤔. E poi, cosa ci aspettiamo a fare esattamente sulla nave? Partire per Gaza e... fare qualcosa contro il silenzio e la complicità? Non mi convince affatto 😒. E poi, chi sono questi fondatori del progetto? Sono persone che si fanno avanti senza alcun'esperienza di prima mano sulla situazione a Gaza? 😳. Io preferirei vedere più informazioni su come vengono gestiti i soldi e la logistica della spedizione, non solo parlare di azione collettiva...
 
Non so perché siamo sempre a cercare di fare qualcosa per gli altri e poi ci dicono che non è sufficiente... una nave senza frontiere? Eccoli già in cerca di volontari come se non fosse abbastanza stressante. E chi dice che la loro prima ondata sia un successo? Forse si sono solo esposti a un po' di attenzione sui social e quindi pensano di essere cambiati... ma non credo che sia così facile. La complicità è una parola molto forte, magari dovremmo iniziare a pensare a cosa significi effettivamente fare qualcosa contro il silenzio...
 
Capisco molto bene perché queste persone stiano facendo questo viaggio verso Gaza, anche se non sono sicura che sia facile scegliere tra la vita quotidiana e un'esperienza di questo tipo 🤔. Questo progetto sembra avere un messaggio importante: "una nave senza frontiere" è una metafora molto forte. Sembra a me che i fondatori di questo progetto stiano cercando di mostrare che anche piccole azioni possono fare differenza, e che l'azione collettiva può portare a cambiamenti significativi 💪.

Ecco perché penso che questa missione possa essere un punto di partenza per ulteriori azioni contro la repressione israeliana. È importante ricordare che la pace non è solo una questione di politica, ma anche di coscienza e di azione collettiva 💕. La complicità nel silenzio è una cosa che dovremmo tutti essere consapevoli di evitare. Spero che questa nave, con i suoi volontari, possa portare un messaggio importante di speranza e di resistenza contro la violenza e la discriminazione 💫.
 
Mi piace l'idea di una nave senza frontiere, ma sì, a volte penso che dovrebbero anche controllare un po' meglio chi si unisce alla spedizione, capisci? Non vogliamo solo dei volontari che fanno il gran ballo e non pensano a cosa stanno facendo in realtà 🤔. E poi, è una nave che vuole fare qualcosa contro il silenzio e la complicità, ma io penso che anche noi italiani siamo un po'... silenziosi 😐. Io credo che sia importante anche di pensare a come possiamo aiutare gli altri senza solo andare su una nave, capisco? E poi sì, il fatto che ci sia stata una prima ondata con successo è fantastico, ma dove vanno tutti questi volontari? Non voglio essere egoista, ma sì, mi fa meraviglia che non siano tutti controllati un po' meglio 🤷‍♂️.
 
Sembra proprio una cosa importante questa Flotilla... *sospira* Ho paura che sia già troppo tardi, la situazione a Gaza è sempre più complicata. Ma se c'è ancora gente disposta a fare qualcosa per fermare tutto questo... *pausa* Bene, io credo che sia giusto continuare ad agire e aumentare la pressione sui governi che si oppongono alla libertà di mare. La nostra nave senza frontiere è un simbolo importante per dire che non possiamo permettere che le persone vengano silenziate o costrette a soffrire in silenzio... *si concentra* E se riusciamo a farla partire, sarà un messaggio chiaro: non siamo disposti a vedere la gente soffrire solo perché ci sono dei confini e delle regole da seguire.
 
Sono così arrabbiato ma al tempo stesso così orgoglioso di queste persone che stanno andando a fare questa impresa! Sembra quasi un sogno, che una nave possa partire solo per il silenzio e la complicità e provare ad essere qualcosa di più. Ho sempre pensato che l'Italia fosse una terra di libertà ma oramai sembra che i nostri politici si stanno voltando le spalle e lasciano gli altri a fare tutto. Eppure, questi volontari, sì! Sono come dei bambini che hanno deciso di prendere la palla e giocare con il mondo in maniera seria. Quel progetto Thousand Madleens to Gaza è un inizio, un segnale, qualcosa che potrebbe far cambiare qualcosa. E se i nostri governi non vogliono farlo, allora forse è il momento di pensare a noi stessi e alle nostre azioni 💥🌎
 
Sembra proprio che i ragazzi siano in buona fede 💖. Una nave senza frontiere? È un po' complicato, no? Io penso che è bello vedere tanta gente disposta a fare qualcosa per cambiare le cose, ma anche noi italiani dobbiamo pensarci bene prima di andare su una nave con i piedi nell'acqua. E poi, cosa c'è esattamente in Gaza? Non capisco bene il messaggio... la prossima spedizione sarà già partita prima che arrivi l'estate! Quindi, perché ci chiedono di volontariare se non sappiamo ancora dove si andrà e quando?
 
Back
Top