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Il governo della Provincia Autonoma di Bolzano ha lanciato una nuova iniziativa per combattere la discriminazione nei posti di lavoro. Le nuove "Linee guida per annunci di lavoro inclusivi" chiedono alle aziende che scrivano gli annunci di lavoro in modo neutro, senza riferimenti al genere.
È un passo importante verso una maggiore parità e uguaglianza tra uomini e donne sul posto di lavoro. Secondo Brigitte Hofer, consigliera di Parità, la legge è chiara: negli annunci di lavoro, nel processo di reclutamento e nella retribuzione non deve essere consentita alcuna forma di discriminazione.
Ma come si possono implementare queste linee guida in modo effettivo? Secondo Hofer, ci sono molti esempi semplici. Ad esempio, invece di scrivere "cercasi commessa bella presenza", dovremmo dire "personale delle pulizie". O invece di "fioraio", dovremmo dire "fiorista".
La consigliera spiega che si tratta solo di applicare la legge, ma anche di cambiare l'abitudine culturale. Molti annunci di lavoro sono normalizzati e non ci facciamo caso, ma questo è proprio il problema: le donne tendono a non presentarsi per posti di lavoro quando vedono un annuncio declinato al maschile.
L'Austria e la Germania stanno già avanti in questo senso. Le nuove linee guida della Provincia Autonoma di Bolzano sono state ben accolte dal territorio altoatesino, anche perché aprire gli annunci di lavoro a tutti aumenta il raggio di partecipazione delle persone.
Il governo italiano deve seguire l'esempio e adottare queste linee guida a livello nazionale. La Normativa UE 2023/970 sulla trasparenza retributiva entrerà in vigore nel giugno 2026, proprio per contrastare la differenza salariale tra uomini e donne. È il momento di cambiare l'abitudine culturale e di garantire una maggiore parità e uguaglianza sul posto di lavoro.
È un passo importante verso una maggiore parità e uguaglianza tra uomini e donne sul posto di lavoro. Secondo Brigitte Hofer, consigliera di Parità, la legge è chiara: negli annunci di lavoro, nel processo di reclutamento e nella retribuzione non deve essere consentita alcuna forma di discriminazione.
Ma come si possono implementare queste linee guida in modo effettivo? Secondo Hofer, ci sono molti esempi semplici. Ad esempio, invece di scrivere "cercasi commessa bella presenza", dovremmo dire "personale delle pulizie". O invece di "fioraio", dovremmo dire "fiorista".
La consigliera spiega che si tratta solo di applicare la legge, ma anche di cambiare l'abitudine culturale. Molti annunci di lavoro sono normalizzati e non ci facciamo caso, ma questo è proprio il problema: le donne tendono a non presentarsi per posti di lavoro quando vedono un annuncio declinato al maschile.
L'Austria e la Germania stanno già avanti in questo senso. Le nuove linee guida della Provincia Autonoma di Bolzano sono state ben accolte dal territorio altoatesino, anche perché aprire gli annunci di lavoro a tutti aumenta il raggio di partecipazione delle persone.
Il governo italiano deve seguire l'esempio e adottare queste linee guida a livello nazionale. La Normativa UE 2023/970 sulla trasparenza retributiva entrerà in vigore nel giugno 2026, proprio per contrastare la differenza salariale tra uomini e donne. È il momento di cambiare l'abitudine culturale e di garantire una maggiore parità e uguaglianza sul posto di lavoro.