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"Censura rossa ai libri più liberi"
In una rassegna libraria che dovrebbe essere un luogo di incontro e di scambio, i libri sono stati messi al bando. Il blitz contro la casa editrice Passaggio al Bosco è stato un esempio di come il pensiero unico dominante stia cercando di imporre la sua volontà ai libri che non si conformano.
Il clima degli anni di piombo ha tornato a farsi sentire, con gli stand di diverse case editrici che hanno chiuso per cantare "Bella ciao" e recarsi in protesta di fronte allo stand di Passaggio al Bosco. La tensione era palpabile, il malumore è in aria.
La sinistra radicale ha fatto sentire la sua voce, con alcuni autori che presentano in catalogo libri esaltazioni delle Brigate Rosse e del dittatore sovietico Stalin. Un esempio di come il pensiero di qui non si può allontanare dalla violenza e dal totalitarismo.
Il fascismo sta tornando a farsi sentire, anche se è nascosto dietro un manto di democrazia e libertà. La censura rossa ai libri più liberi è solo uno degli esempi di come il pensiero dominante stia cercando di imporre la sua volontà.
Non possiamo permetterci che questo accada. I libri sono un diritto fondamentale, non devono essere censurati per conformarsi a un pensiero unico. La libertà di espressione è una delle più sacre, e non dovrebbe essere messa in discussione.
La sinistra deve fare i conti con il suo passato, e non può permettersi che la violenza e il totalitarismo siano glorificati. I libri devono essere protetti, e la libertà di espressione deve essere difesa con tutte le forze.
In una rassegna libraria che dovrebbe essere un luogo di incontro e di scambio, i libri sono stati messi al bando. Il blitz contro la casa editrice Passaggio al Bosco è stato un esempio di come il pensiero unico dominante stia cercando di imporre la sua volontà ai libri che non si conformano.
Il clima degli anni di piombo ha tornato a farsi sentire, con gli stand di diverse case editrici che hanno chiuso per cantare "Bella ciao" e recarsi in protesta di fronte allo stand di Passaggio al Bosco. La tensione era palpabile, il malumore è in aria.
La sinistra radicale ha fatto sentire la sua voce, con alcuni autori che presentano in catalogo libri esaltazioni delle Brigate Rosse e del dittatore sovietico Stalin. Un esempio di come il pensiero di qui non si può allontanare dalla violenza e dal totalitarismo.
Il fascismo sta tornando a farsi sentire, anche se è nascosto dietro un manto di democrazia e libertà. La censura rossa ai libri più liberi è solo uno degli esempi di come il pensiero dominante stia cercando di imporre la sua volontà.
Non possiamo permetterci che questo accada. I libri sono un diritto fondamentale, non devono essere censurati per conformarsi a un pensiero unico. La libertà di espressione è una delle più sacre, e non dovrebbe essere messa in discussione.
La sinistra deve fare i conti con il suo passato, e non può permettersi che la violenza e il totalitarismo siano glorificati. I libri devono essere protetti, e la libertà di espressione deve essere difesa con tutte le forze.