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Ieri sera nella città sarda Catania è scoppiata una grande operazione contro i beneficiari del reddito di cittadinanza che non ne avevano diritto. Sono stati denunciati 389 individui su 862 percettori, molti dei quali sono anche poveri disoccupati.
Secondo le indagini condotte dalla Polizia di Stato e dall'Inps, la maggior parte di questi beneficiari si trovava nel quartiere del Librino, zona sud della città, dove la popolazione è più disagiata. Gli investigatori hanno scoperto che molti di loro hanno dichiarato false informazioni per accaparrarsi il beneficio, come ad esempio la menzione di persone che non esistono o che lavorano altrove.
Emblematico di questi casi è stato un gruppo di 4 persone che si sono presentate come una famiglia da sola, ma in realtà c'erano più persone nel nucleo familiare. Queste persone hanno ottenuto oltre 18.000 euro dal reddito di cittadinanza tra il 2020 e il 2022.
Ma non è solo questo: gli investigatori hanno scoperto anche case fittizie, residenze false e persino indirizzi corrispondenti a carcere o aree di campagna. Alcuni beneficiari hanno addirittura dichiarato di essere residenti in Italia da più di dieci anni, quando in realtà sono nati all'estero.
Questo caso è solo l'ultimo in una lunga serie di operazioni condotte a Catania contro i beneficiari del reddito di cittadinanza che non ne hanno diritto. I carabinieri hanno scoperto altri 250 casi falsi nel corso dell'anno scorso, per un danno erariale di circa un milione e ottocento mille euro.
La Polizia di Stato ha anche sequestrato 76 carte per riscuotere il reddito di cittadinanza, alcune delle quali trovate in possesso di personaggi del mondo della mafia.
Secondo le indagini condotte dalla Polizia di Stato e dall'Inps, la maggior parte di questi beneficiari si trovava nel quartiere del Librino, zona sud della città, dove la popolazione è più disagiata. Gli investigatori hanno scoperto che molti di loro hanno dichiarato false informazioni per accaparrarsi il beneficio, come ad esempio la menzione di persone che non esistono o che lavorano altrove.
Emblematico di questi casi è stato un gruppo di 4 persone che si sono presentate come una famiglia da sola, ma in realtà c'erano più persone nel nucleo familiare. Queste persone hanno ottenuto oltre 18.000 euro dal reddito di cittadinanza tra il 2020 e il 2022.
Ma non è solo questo: gli investigatori hanno scoperto anche case fittizie, residenze false e persino indirizzi corrispondenti a carcere o aree di campagna. Alcuni beneficiari hanno addirittura dichiarato di essere residenti in Italia da più di dieci anni, quando in realtà sono nati all'estero.
Questo caso è solo l'ultimo in una lunga serie di operazioni condotte a Catania contro i beneficiari del reddito di cittadinanza che non ne hanno diritto. I carabinieri hanno scoperto altri 250 casi falsi nel corso dell'anno scorso, per un danno erariale di circa un milione e ottocento mille euro.
La Polizia di Stato ha anche sequestrato 76 carte per riscuotere il reddito di cittadinanza, alcune delle quali trovate in possesso di personaggi del mondo della mafia.