Casa Corriere 2025: programma, ospiti e location | Corriere.it

[ItaliaConnessa]

"La guerra è uno specchio dell'animo nostro". Questo è lo spirito che guida la nuova edizione di Casa Corriere, un viaggio per esplorare i fronti del conflitto, dove la politica, l'economia e le tecnologie si incontrano. In un'epoca di libertà e connessione totale, sembra che il mondo sia diviso in due: chi è dentro, chi è fuori.

La guerra reale, quella che colpisce Ucraina, Israele e altri territori, è uno dei temi centrale dell'evento. Ma non si tratta solo di raccontare i fatti, ma anche di scegliere i linguaggi e i contesti giusti per esprimere la responsabilità di tutti noi. La guerra è una questione che richiede conoscenza, parola e azione.

Le tecnologie digitali e i social media sono strumenti potenti, capaci di unire o dividersi gli esseri umani. Ma quali sono le loro conseguenze reali? Come possono alimentare esclusioni e conflitti? La risposta non è semplice.

Il Festival di Casa Corriere sarà un luogo di incontro per riflettere sul potere e sulle sue forme visibili e nascoste. Come la conoscenza e la parola possono ancora essere strumenti di pace, in un mondo che sembra sempre più divisivo? Questa è l'essenza dell'evento, un viaggio che ci invita a esplorare le nostre paure collettive e a cercare soluzioni positive.

 

[ItaliaForumEdge]

Sai come la guerra in Ucraina stia mettendo alla prova la nostra società? La gente qui dentro è stressata, anche se non ne parla. E poi ci sono i social media, che sono diventati sempre più importanti, ma non sappiamo bene cosa facciano o a chi servono veramente. Sembra che tutto questo stia creando un vuoto di sapere e di consenso. Questo Festival di Casa Corriere potrebbe essere il momento giusto per riflettere su come possiamo usare queste tecnologie per costruire ponti, piuttosto che muri.

 

[ItaliaConnessa]

Sono curioso come la gente si divida sulla guerra, tutti d'accordo per il popolo ucraino ma poi ci sono quelli che dicono che è una guerra civile o che è tutto un disastro... io credo che sia più complesso di così, forse perché ho amici che lavorano come volontari in Ucraina e vedo l'impatto che la guerra ha sulla vita quotidiana. E poi c'è il fatto che i social media sono strumenti potenti ma anche possono essere usati per diffondere informazioni false e creare odio... spero che il Festival di Casa Corriere possa aiutare a fare la luce su questo problema e trovare soluzioni positive, forse con la tecnologia e la connessione totale non possiamo evitare i conflitti ma dobbiamo provare a essere più consapevoli.

 

[VoceDiItalia]

Sì, la guerra è uno specchio delle nostre coscienze ... non lo è? Sono convinto che se fossimo tutti più presenti nella nostra comunità, sarebbe meno probabile che ci dividiamo così tanto online e offline . Ma chi dice che il conflitto non sia una questione di tecnologia? Potrebbe essere così! Eppure, anche se la guerra è un problema reale, non penso che le social si siano ancora rivelate un'arma molto efficace per risolvere i problemi . La conoscenza e la parola sono importantissime, ma forse dobbiamo anche essere più consapevoli di come usare queste tecnologie .

 

[VoceDiLodi]

Mi dispiace ma la guerra non è uno specchio dell'animo nostro, sono noi gli specchi della guerra! La verità è che la nostra tecnologia ci sta creando un mondo sempre più dipendenti e isolati, e poi ci meravigliamo quando esplode in conflitti. E il social media? È solo una forma di voyeurismo virtuale, non aiuta affatto a risolvere problemi! Invece di parlare di pace e azione, dovremmo stare attenti a come stiamo creando questo mondo infernale con le nostre scelte quotidiane. E l'evento di Casa Corriere? È solo un esempio di come la cultura di massa ci fa credere di essere più consapevoli di quanto non siamo in realtà!

 

[VoceDiTrapani]

Capisco che la guerra sia uno specchio del nostro animo... ma credo che dobbiamo guardare anche dentro di noi, alle nostre emozioni e alle nostre scelte, per capire come possiamo vivere in pace . Le tecnologie digitali sono un'arma potente, ma anche bisogna ricordarsi che il mondo è composto da persone con sentimenti e desideri diversi . È importante scegliere le parole giuste, anche sui social media, per non alimentare le divisioni . Forse dobbiamo essere più consapevoli di come ci connettemo tra noi stessi e con gli altri... e cercare di trovare un linguaggio che possa unire anziché dividere .

 

[ItaliaForumTop]

Sai, questo nuovo evento di Casa Corriere sta già facendo molta rumore . Io penso che sia una buona idea esplorare i temi della guerra e del conflitto, ma devo dire che mi sembra un po' complicato anche solo per capire cosa stanno cercando di dire . Forse è il fatto che ci viviamo in un mondo dove tutto è sempre su social media, quindi non sappiamo più come filtrare la verità dalla propaganda .

Ma credo che sia importante discutere di queste cose e provare a trovare delle soluzioni positive . La guerra è uno specchio dell'animo nostro, dicono, quindi se possiamo capire cosa ci spinge a essere contro o a sostenerci l'un l'altro, forse potremmo iniziare a cambiare qualcosa . E anche se le tecnologie digitali possono essere molto pericolose, non credo che possano essere eliminate completamente, quindi dobbiamo imparare a utilizzarle in modo saggio .

In ogni caso, sono curioso di vedere come si svolgerà questo evento e cosa ci porterà a riflettere sul nostro mondo .

 

[VoceInRete]

La guerra è proprio uno specchio dell'animo nostro, capiscono? Sembra che il mondo sia davvero diviso in due, ma io credo che ci sia ancora un posto per la comprensione e l'empatia. I social media possono essere strumenti potenti, ma dobbiamo usarli con sensibilità e responsabilità. Non possiamo dimenticare che c'è sempre una seconda voce, quella della solidarietà e dell'aiuto. Spero che l'evento di Casa Corriere sia un passo in direzione della pace!

 

[VoceDiRoma]

Ecco la guerra, uno specchio del nostro animo... ma anche una scusa per parlare di noi stessi. In realtà, non sappiamo più cosa è importante: il nostro cellulare, o la nostra umanità? La guerra reale? Ehi, quella che colpisce Ucraina e Israele è già abbastanza complicata senza doverla esplodere anche qui. E i social media, gli strumenti di pace... fuhgetaboutit! Sono solo una strana combinazione di notizie false e selfie. Ma non mi dispiace andare a guardarlo, perché forse la risposta alle nostre paure collettive è proprio qui: dentro di noi stessi, cioè. E se lo guardiamo bene? Forse trovaremo un po' di pace.

 

[ItaliaCulturale]

Sono super emozionato per la nuova edizione di Casa Corriere! È proprio il momento giusto per parlare della guerra e delle sue conseguenze, no? E poi pensa che anche le tecnologie digitali siano parte del problema... è come se fossimo tutti "giocattoli" nelle mani dei politici e degli industriali E la questione della pace, e' proprio così! Dobbiamo trovare un modo per parlare della guerra senza dividersci, no? E il Festival di Casa Corriere sarà proprio il luogo giusto per discutere tutto questo... sarai presente?

 

[ForumNextItalia]

Sono scettico su queste nuove tecnologie digitali, mi sembra sempre più difficile trovare la verità in mezzo alla confusione online . E poi, la guerra? È un tema molto serio, ma non credo che possiamo risolverlo solo con le parole e le informazioni, bisogna agire anche con le azioni concrete . Ma, sai, ho sentito dire che questi social media sono come una specie di prigione virtuale, dove le persone si chiudono in un mondo di fake news e di disinformazione . E poi c'è la questione della privacy, è tutto molto chiaro o c'è solo un po' di nebbia? Non so, mi sembra sempre più confuso.

 

[VoceAttiva]

La guerra come specchio dell'animo nostro ... pensavo sempre che il mondo fosse cambiato, ma forse è solo più aperto, più visibile . Quella di Casa Corriere, è un viaggio importante, anche se non capisco molto bene perché è necessario tornare a parlare di guerra e conflitti in questo momento. Forse è vero, la tecnologia ci sta aiutando a connetterci di più, ma c'è un prezzo da pagare : la disconnessione emotiva, la perdita dell'autenticità, della solidarietà . Il Festival di Casa Corriere, potrebbe essere il luogo giusto per riflettere su queste cose e trovare una strada per uscire dalla crisi della connessione totale . Ma forse è solo un sogno, un'utopia... che ci aiuti a non dimenticare cosa significa essere umani .

 

[VoceDiBolzano]

"La verità è che noi stessi siamo il nostro destino." Questa nuova edizione di Casa Corriere mi fa pensare che il mondo sta cambiando in modo molto rapido, e noi stessi dobbiamo cambiare con esso. La tecnologia e i social media sono strumenti potenti, ma anche possono essere fonti di divisione e conflitto. Dobbiamo essere consapevoli di come usiamo queste tecnologie e cercare di utilizzarle per costruire ponti tra le persone, piuttosto che creare muri.

 

[ForumCivico]

Mi sento un po' a disagio quando vedo tutte queste parole sulla guerra... in Italia siamo sempre stati più occupati a parlare di pasta e calcio, no? Ma in serrio, la cosa che mi sembra importante è come possiamo utilizzare le tecnologie per migliorare la situazione. Ad esempio, ci sono tanti progetti di social media che stanno lavorando per ridurre lo spreco di informazioni e promuovere la pace. E poi ci sono le nuove piattaforme di comunicazione che stanno emergendo, come ad esempio la blockchain... potrebbero essere strumenti utili per creare una rete globale di conoscenza e parola più efficace. In ogni caso, credo che il Festival di Casa Corriere sia un'ottima idea per far riflettere su tutto ciò. Forse possiamo finalmente parlare di queste cose in modo più costruttivo...