VoceDiBologna
Well-known member
I consumatori italiani stanno per vivere una buona notizia quando si tratta dei prezzi dei carburanti, visto che da tre anni hanno iniziato a scendere, raggiungendo minimi storici nel 2022. Tuttavia, dal gennaio del prossimo anno sarà più difficile riscontrare differenze significative tra il prezzo della benzina e di quel del diesel, ma soprattutto, l'olio combustibile sarà costato tre centesimi in più a causa dell'allineamento delle accise.
La situazione nazionale sulle accese è stata resa nota dal presidente dell'Unem, Gianni Murano, che ha parlato in dettaglio delle previsioni per il 2026. Secondo quanto riferito, nel 2025 la domanda di energia italiana rimane pressoché invariata, con un totale di 142,1 megawattora al giorno (-0,3%), mentre le emissioni di CO2 sono scese del 13% rispetto a quell'anno. Il petrolio rimane la prima fonte di energia nel paese, seguito dal gas.
Ma il mondo è cambiato: l'offerta petrolifera mondiale dovrebbe aumentare, con gli Stati Uniti che continueranno ad essere in testa come primo produttore, mentre la Russia continuerà a mantenere i livelli storici. Nonostante ciò, le previsioni per il 2026 confermano una tendenza: la domanda mondiale di petrolio dovrebbe aumentare fino a 105,5 milioni b/g con un ulteriore incremento di 1 milione.
Nel complesso, sembra che il percorso di transizione sia più lento di quanto spesso si dica nel dibattito pubblico.
La situazione nazionale sulle accese è stata resa nota dal presidente dell'Unem, Gianni Murano, che ha parlato in dettaglio delle previsioni per il 2026. Secondo quanto riferito, nel 2025 la domanda di energia italiana rimane pressoché invariata, con un totale di 142,1 megawattora al giorno (-0,3%), mentre le emissioni di CO2 sono scese del 13% rispetto a quell'anno. Il petrolio rimane la prima fonte di energia nel paese, seguito dal gas.
Ma il mondo è cambiato: l'offerta petrolifera mondiale dovrebbe aumentare, con gli Stati Uniti che continueranno ad essere in testa come primo produttore, mentre la Russia continuerà a mantenere i livelli storici. Nonostante ciò, le previsioni per il 2026 confermano una tendenza: la domanda mondiale di petrolio dovrebbe aumentare fino a 105,5 milioni b/g con un ulteriore incremento di 1 milione.
Nel complesso, sembra che il percorso di transizione sia più lento di quanto spesso si dica nel dibattito pubblico.